Il valore sociale del vino

19/07/2022

Nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre-Area Marina Protetta UNESCO, dove le rocce, il sole, il mare e il vento creano un intreccio magico di colori e profumi, l’attività produttiva dell’Azienda Agricola Possa di Samuele Heydi Bonanini si avvale di moderne attrezzature tecnologiche conservando la semplicità, in linea con la tradizione, che ha caratterizzato finora le lavorazioni.

Nell’incredibile panorama dei terreni di proprietà localizzati nei Comuni di Riomaggiore e della Spezia, le coltivazioni di pepe, pesche e lavanda incorniciano filari antichi di vitigni locali – Albarola, Bosco, Canaiolo, Bonamico, Rossese – dai quali nascono vini dai suggestivi nomi come U Neigru, U Stragnu, Er Giancu, Parmaea, Vin dei Vecci, Anfora, Rosé d’Amour … e naturalmente lo Sciacchetrà, il protagonista per eccellenza.

Come già nelle passate edizioni, anche quest’anno lo Sciacchetrà Cinque Terre DOC ha vinto una Medaglia d’Oro al Concorso Enologico Internazionale delle Città del Vino: passito raro e prezioso ottenuto con metodi artigianali da uve Bosco (85%), Rossese Bianco e piccole percentuali di vitigni autoctoni, affina per 12 mesi in legno di ciliegio. Perfetto come calice da meditazione, rivela un bouquet aromatico complesso ed elegantissimo solcato da note di albicocca fresca e in confettura, miele, noci e frutta secca e piacevoli sbuffi salmastri.

Ma Samuele Heydi Bonanini non si limita a produrre vino: il suo impegno verso la tutela delle splendide colline delle Cinque Terre, caratterizzate da una viticoltura eroica, ha dato vita ad un progetto che combina l’integrazione sociale con la necessità di recuperare terre in stato di progressivo abbandono e per questo a rischio di franare sui paesi sottostanti. Con il sostegno della Fondazione Carispezia è, infatti, riuscito ad attivare alcune borse lavoro per migranti ospiti del Centro di Accoglienza della zona.

Samuele ha potuto così formare “sul campo” questi giovani insegnando loro come recuperare terreni abbandonati e antiche piante di viti. Il vino che se ne ricaverà sarà donato alla Caritas, che devolverà il ricavato per continuare a sostenere il progetto, che prevede, al termine del periodo di formazione, la possibilità di inserimento lavorativo presso le aziende vitivinicole locali.