Il tessuto che nasce dal vino

03/01/2018

VEGEA è un biomateriale che si ottiene della lavorazione della lignocellulosa e degli oli contenuti nella vinaccia: una materia prima totalmente vegetale costituita dalle bucce, semi e raspi dell’uva ricavati dalla produzione del vino. Si tratta di un biomateriale innovativo, compatibile con tutte le applicazioni dei settori fashion & design, per rispondere alla crescente esigenza di utilizzare prodotti green e animal free. Oltre a richiedere la vita di milioni di animali, la produzione di cuoio animale influisce infatti sull’ambiente utilizzando acidi, metalli pesanti e grandi quantità di acqua per la tintura. Le soluzioni in pelle sintetica contribuiscono a salvare la vita degli animali, ma generano inquinamento con polimeri sintetici, plastificanti e solventi.

L’architetto Gianpiero Tessitore stava lavorando ai suoi progetti di mobili quando ha capito che l’industria della moda non era ancora in grado di offrire un’alternativa veramente verde alla pelle animale e sintetica e insieme al chimico industriale Francesco Merlino ha intrapreso una missione per trovarne una. Dopo tre anni di ricerche hanno scoperto che le fibre e gli oli provenienti dagli avanzi di vinificazione sono l’ideale per produrre il 100% di pelle vegetale. Senza dover necessariamente aspettare la vendemmia, uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nel residuo della pigiatura dell’uva evita la biodegradazione delle vinacce, che così trattate mantengono inalterate le loro proprietà per tre anni dall’essicazione. Ulteriori procedimenti fisici e meccanici portano alla creazione di una miscela che viene spalmata fino a realizzare dei veri e propri teli, che vengono poi sottoposti a trattamenti di finitura specifici e diversificati in modo da conferire gradazioni di peso, spessore, elasticità, goffratura e colore differenti in base alle diverse applicazioni. Così è nato Vegea, che unisce due grandi eccellenze italiane –  moda e vino – già conosciute in tutto il mondo come icone di stile, per l’alta qualità dei prodotti e la grande tradizione artistica e manifatturiera.

Dalla produzione di 10 litri di vino rimangono 2,5 kg di vinaccia, sufficienti a  realizzare 1 mq di un materiale dall’aspetto del tutto simile a quello della pelle animale e altrettanto robusto. Attualmente le cantine con le quali l’Azienda collabora producono annualmente 1200 kg di residui di potatura per ettaro, ma è facile rendersi conto della grande scalabilità del progetto. Con circa il 18% della produzione globale, ad oggi l’Italia è il più grande produttore di vino al mondo – circa 650.000 ettari di vigne a fronte del totale mondiale di 7,5 mln di ettari – e questo rende il nostro Paese il territorio ideale per la lavorazione di Vegea. Da 26 mld di litri di vino prodotti ogni anno nel mondo, derivano 7 mld di kg di vinaccia, consentendo una produzione annuale potenziale di 3 mld di m2 di Vegea.

Nel 2016 il brevetto (titolari dell’idea: Rosa Rossella Longobardo, Gianpiero Tessitore, Francesco Merlino e Valentina Longobardo) è stato presentato e depositato al Parlamento Europeo e nel 2017 ha vinto sia il “PETA Fashion Innovation Award 2017” per una moda animal friendly sia il primo premio del Global Change Award 2017, iniziativa lanciata nel 2015 dalla H&M Foundation no-profit. (di Alessandra Calzecchi Onesti) 

Info: www.vegeacompany.com