Il 2020 conferma il record del 2019!

05/01/2021

Il 2020 conferma il record del 2019!

·      92 milioni di bottiglie di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG certificate nel 2020: lo stesso dato del record raggiunto nel 2019.

·      Un traguardo inimmaginabile nell’anno funestato dal Covid e che conferma l’intelligente maestria di 3.500 produttori capaci di estrarre le qualità di un vino eccellente da quel meraviglioso territorio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco proprio per l’interazione tra uomo e natura.

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG fa gli ultimi conti prima di chiudere questo anno che non ha risparmiato sfide e, con grande soddisfazione, arriva a calcolare 92 milioni di bottiglie certificate esattamente lo stesso numero di bottiglie raggiunte nel 2019, anno che molti osservatori definirono l’anno dei record.  Un risultato che non sembrava immaginabile solo fino a qualche mese fa che, favorito dalle lungimiranti scelte fatte dal Consorzio, dimostra come lavorare sulla qualità del prodotto, sul valore della denominazione e sulla salvaguardia del territorio siano i pilastri della solidità della denominazione Conegliano Valdobbiadene e rappresentino la migliore salvaguardia nei contesti economici e di mercato più impegnativi, come quelli che stiamo attraversando.

Chiudiamo questo 2020 con un ottimo risultato, particolarmente significativo pensando all’anno che ci stiamo lasciando alle spalle. Anche se non è stato semplice, abbiamo raggiunto veramente un risultato storico. Le aziende della denominazione hanno dimostrato capacità di adattamento alla situazione e serietà nell’affrontare, anche con misure severe che siamo stati costretti ad adottare, la realtà di mercato che ci minacciava soprattutto in primavera” afferma Innocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela. “Il risultato finale è dovuto a un forte recupero di dicembre che ha registrato un aumento delle certificazioni superiore agli anni precedenti, compensando così i risultati dei mesi più duri del 2020”.

La flessione è veramente minima rispetto alla chiusura 2019, parliamo di un – 0,001%, e nonostante qualche timore manifestato nel corso dell’autunno per il peggioramento della situazione epidemiologica, il recupero è stato superiore alle aspettative.  Come era già emerso dal Rapporto economico presentato l’11 dicembre scorso, questo risultato evidenzia lo stretto rapporto tra le aziende e il loro mercato.  Le imprese, nel loro insieme, sono riuscite ad adattarsi ai canali di vendita in modo efficace rispetto alle necessità, in un contesto di forte limitazione delle vendite nella ristorazione, canale che in Italia e all’estero assorbe circa un terzo dei consumi in volume e più della metà in valore.  La tenuta complessiva infatti è motivata dalla ricollocazione del prodotto su canali meno utilizzati negli anni precedenti, oltre che sull’e-commerce.

I risultati del 2020 confermano la capacità di tutti noi produttori” – ha ancora commentato il Presidente Nardi – “di mettere in bottiglia un vino eccellente, prodotto con intelligente maestria da quel meraviglioso territorio che i nostri padri ci hanno lasciato e che noi sappiamo mantenere in modo sostenibile. Un territorio non solo riconosciuto Patrimonio dell’Umanità Unesco proprio per l’interazione tra uomo e natura, ma che rappresenta anche la più vasta area coltivata libera dal glifosato in Europa.  Qualità di prodotto e salvaguardia del territorio che sempre più consumatori ci riconoscono e che la campagna pubblicitaria di queste settimane aiuta a ricordare e valorizza.

Il valore che i consumatori riconoscono alla denominazione è frutto di lavoro di un’intera comunità impegnata, in vigneto come in cantina, sul fronte della qualità del prodotto e della tutela del territorio di origine. Il Consorzio ha concertato l’impegno dei tanti attori della denominazione proprio sui fronti della sostenibilità e della tutela del territorio; ha creato un vero e proprio laboratorio della sostenibilità, i cui risultati parlano con i fatti: dalla riduzione delle sostanze chimiche per la gestione del vigneto, fino al no al glifosato ottenuto di concerto con le amministrazioni comunali, che rendono le Colline di Conegliano Valdobbiadene la più vasta area di coltivo in Europa libera dal discusso fitofarmaco.  La comunità del Conegliano Valdobbiadene, che ha trovato massima espressione con l’inserimento nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco, ha radici solide che affondano nella passione per il proprio prodotto e nella cura del suo territorio di origine, grazie alle quali è possibile non solo sostenersi nei momenti più complessi, ma guardare al futuro con fiducia.

 

 

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG è l’ente privato, nato nel 1962, che garantisce e controlla il rispetto del disciplinare di produzione del Prosecco Superiore DOCG. Lo spumante prodotto sulle colline tra Conegliano e Valdobbiadene (TV) ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata nel 1969 e la Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 2009. Il territorio di produzione comprende 15 comuni: Conegliano, San Vendemiano, Colle Umberto, Vittorio Veneto, Tarzo, Cison di Valmarino, San Pietro di Feletto, Refrontolo, Susegana, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Follina, Miane, Vidor e ValdobbiadeneIl Consorzio, attualmente presieduto da Innocente Nardi, ha sede in località Solighetto a Pieve di Soligo, raggruppa 182 case spumantistiche e 480 vinificatori. Per la Denominazione significa un totale di 3400 famiglie del territorio impegnate nella produzione di Conegliano Valdobbiadene Prosecco SuperioreOpera principalmente in tre aree: la tutela e la promozione del prodotto, in Italia e all’estero, dove ne promuove la conoscenza attraverso attività di formazione, organizzazione di manifestazioni e relazioni con la stampa. Infine, si occupa dell’assistenza tecnica rivolta ai consorziati dal vigneto alla cantina.

 

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