Fondo di Mutualizzazione rischi in agricoltura

03/05/2022

Il Question Time del Ministro Stefano Patuanelli alla Camera dei Deputati: il testo del suo intervento relativo all’interrogazione a risposta immediata dell’On. Pignatone sul Fondo di Mutualizzazione dei rischi in agricoltura

"Grazie Presidente,  
ringrazio gli onorevoli interroganti. Tralascio l’analisi di contesto che ha già fatto l’Onorevole interrogante. E’ evidente che ciò che una volta consideravamo come evento eccezionale oggi invece è un evento routinario: alluvioni, gelo, grandine, trombe d’arie, siccità nei periodi estivi.  

Perché esiste un tema delle assicurazioni? Perché molto spesso per effetto di franchigie alte la parte bassa del risarcimento non c’è, perché i premi sono elevati, perchè c’è una disomogeneità territoriale, perché la raccolta è molto spesso limitata a quelle zone di territorio storicamente investite da fenomeni calamitosi, e quindi quelli che si assicurano acconsentono ad un innalzamento del premio, e perché molto spesso i rischi cosiddetti catastrofali, che sono gelo, alluvione e siccità, non vengono assicurati da parte dei produttori per scelta aziendale.

E allora l’idea è quella della prima scelta che abbiamo fatto, rispetto anche all’impostazione della nuova PAC, che grazie all’intervento del nostro Paese prevede la possibilità di un prelievo diretto del 3% dal primo pilastro per la gestione del rischio, abbiamo in legge di Bilancio costituito un Fondo di mutualizzazione nazionale che andrà esattamente nella direzione che l’interrogante ha fatto: omogeneità territoriale, tutti gli agricoltura che sono percettori di PAC avranno diritto ad accesso a quel Fondo, una dotazione di 350 milioni di euro tra cofinanziamento FESR e finanziamento del prelievo del prima pilastro.  

Abbiamo implementato ulteriormente dal punto di vista delle risorse l’intervento sull’assicurazione agevolata perché comunque riteniamo che questo Fondo di mutualizzazione servirà anche a dare minor rischio alle assicurazioni quindi ad abbassare i premi.

Questa spinta verso l’assicurazione ci ha costretto ad alzare un po’ la dotazione di risorse proprio perché dobbiamo prevedere che l’assicurazione agevolata venga sempre più richiesta per gestire tutta la parte di rischio che sta fuori dal fondo di mutualizzazione nazionale.  

Il Fondo sarà gestito da Ismea, quindi da un Ente di diritto pubblico, e avrà dei sistemi automatici di rilevazione del danno. La dotazione di 350 milioni di euro ci fa pensare che potremo arrivare a 40-45% del danno complessivo annuo per gli anni catastrofali.

Ad oggi, storicamente, è in incremento la cifra, ma possiamo dire che l’ammontare dei danni da dichiarazione di emergenza ammontano a 1,5 miliardi, mentre poi, all’atto della rendicontazione arrivano a 700-800 milioni di euro all’anno. Avendo a disposizione, quindi, una dotazione di 350 milioni, arrivammo attorno al 40-45% di quella cifra.  

Sarà omogenea sul livello nazionale perché varrà per tutti i percettori di fondi PAC e di fatto stiamo muovendo un primo piccolo passo verso il modello americano dove tutte le politiche di sostegno agricolo sono legate alla gestione del rischio.  

Credo che si debba fare un ragionamento nell’anno di sperimentazione 2022 dell’utilizzo del Fondo di mutalizzazione.

Abbiamo messo 50 milioni di euro per costruire lo strumento, che dovrà appunto essere semplice e dovrà prevedere un sistema automatico di stima del danno, mettendo assieme tutti i dati che possono essere ricavati da Ispra, da Italia Meteo, da Crea, dalla Protezione Civile, in modo da superare il problema dei tempi del rimborso, che è un problema fondamentale, e dalla discrezionalità del perito che per le assicurazioni va a fare la rilevazione in campagna.   Credo quindi che stiamo facendo un percorso virtuoso, tanto che moltissimi altri Paesi europei in questi giorni ci stanno contattando perché hanno visto come ci stiamo muovendo e vogliono replicare nel loro Paese questo tipo di misura.  

Grazie"


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