Enoregioni italiane: Valdadige Altoatesina

28/07/2017

Prosegue la nostra panoramica delle 92 enoregioni italiane.

Nella Regione Trentino-Aldo Adige è possibile individuare quattro enoregioni: Valdadige Trentina, Valdadige Altoatesina, Valli Laterali del Trentino, Valli Laterali Altoatesine. 

VALDADIGE ALTOATESINA

Questo prolungamento della Valdadige Trentina in direzione nord si articola in quattro aree: la Bassa Atesina sulla sponda destra e sinistra dell’Adige, l’Oltradige dal Lago di Caldaro fino alla confluenza con l’Isarco, la Val d’Adige a nord-ovest di Bolzano fino alla zona di Merano e la conca di Bolzano, che comprende i colli sopra Gries. Interamente montuosa, questa piccola regione ha un primato in Italia: più dell’80% dei vigneti è iscritto a doc. Le aree vitate seguono il percorso dei fiumi Adige e Isarco, dove ogni minimo appezzamento di terreno, ben esposto a sud, è buono per impiantare vigneti, nonostante lavori di terrazzamento si rivelino spesso necessari. L’aspetto dello pendici delle montagne che delimitano le due valli è fortemente caratterizzato dalla presenza della vite; la forma di allevamento più diffusa è la pergola bassa che permette di sfruttare il calore rilasciato dal suolo durante la notte. Per la grande maggioranza i vigneti sono irrigui, a causa della tessitura grossolana e della debole strutturazione dei suoli che riduce fortemente la disponibilità di acqua per le piante dando vita a vini bianchi di buona struttura e ricchezza di profumi, ricavati da vitigni aromatici (gewurtztraminer, moscato giallo, moscato rosa) e semiaromatici (muller thurgau, sylvaner, kerner), chardonnay, pinot bianco, sauvignon, riesling. Il microclima particolarmente favorevole della conca di Bolzano favorisce invece i vitigni a bacca nera, come schiava, lagrein e pinot nero.

Vini locali. La doc Alto Adige, che ha in ogni porzione di terreno coltivabile il suo vitigno appropriato, si esprime in numerosissime tipologie, che differiscono per colore (Bianco, Rosso, Rosato), uva, tipologia (Spumante, Passito, Vendemmia Tradiva) e sottozona di produzione (Colli di Bolzano, Meranese di Collina, Santa Maddalena, Terlano, Valle Isarco, Valle Venosta). Nell’area di Bolzano si coltiva il lagrein, vanto della regione, da cui si ottengono il Kretzer (Rosato) e il Dunkel (Scuro). A quest’ultimo appartiene il Lagrein di Gries Riserva, vero e proprio cru, situato subito fuori la periferia della città, dal frutto potente e tannini morbidi, aroma di frutti di bosco e gusto vellutato, che bene si abbinano con selvaggina e carni rosse. Il rosso Lago di Caldaro o Caldaro (Kalterersee o Kalterer) doc, la cui produzione si estende anche alla provincia di Trento, viene dalla lavorazione del vitigno schiava, il cui curioso nome fa riferimento al metodo di coltivazione delle viti, praticato già nel Medioevo. Dal caratteristico colore rubino chiaro, odore fresco e fruttato e gusto armonico, si abbina bene a minestre di verdure saporite, carne, animelle di vitello, speck servito con fette di pane nero.

Piatti e prodotti tipici. A fine estate il mercato delle Erbe a Bolzano è un caleidoscopio di profumi e colori, dal cren già pronto da grattugiare ai mirtilli neri veramente di bosco, dall’erba cipollina ai mirtilli rossi che si raccolgono solo in alta montagna, asprigni ed amarognoli se mangiati freschi ma ottimi sciroppati o in confettura, magari come accompagnamento di alcune delle specialità tirolesi come la cacciagione in salmì, lo stinco al forno, gli arrosti o i formaggi piccanti. Tra i funghi, di cui il territorio è ricchissimo, il finferlo è il più usato nella cucina tradizionale. Anche in Alto Adige si trovano gli spinaci di montagna (il buonenrico), il radicchietto, l’erba cipollina selvatica e i semi di kummel, aroma tipico del pane altoatesino e raccolto a giugno sui pascoli. Lo speck dell’Alto Adige igp, garantito anche dal marchio Sudtirol, viene fatto artigianalmente in quasi tutte le macellerie: la sua qualità dipende dalla salamoia (sale, pepe, bacche di ginepro e spezie varie), dall’affumicatura a seconda che vengano usati rami di ginepro o altri legnami, e dalla stagionatura di almeno 22 settimane Tra le altre specialità: il formaggio stelvio dop, mela dell’alto adige igp, asparagi e castagne, i piatti della cucina tirolese, stinco al forno, asparagi in salsa di senape, strudel e altri dolci ripieni di mele. (di Alessandra Calzecchi Onesti)

DENOMINAZIONI

DOC: Alto Adige o dell’Alto Adige, Lago di Caldaro o Caldaro, Valdadige (interregionale con il Veneto) 

IGT: Mitterberg, Vigneti delle Dolomiti (interregionale con il Veneto)