Prosegue la nostra panoramica delle 92 enoregioni italiane.
Nella Regione Lombardia è possibile individuare 6 enoregioni: Valtellina, Bergamasca, Franciacorta e Colline Bresciane, Garda Lombardo, Bassa Lombardia, Oltrepo’ Pavese
BASSA LOMBARDIA
Un’inaspettata protuberanza isolata, nel mezzo della pianura Padana a 40 chilometri da Milano. La pianura che la circonda è terra di foraggi, cereali, riso, ciliegie e allevamenti. Il sottosuolo della collina di S. Colombano è ricco di acque sorgive e numerose fonti dal grande valore terapeutico al punto che all’inizio del 1900 sono stati realizzati due centri termali: le Terme di Miradolo e le Fonti Minerali Gerette di S. Colombano. Qui nasce l’omonimo vino, unica piccola denominazione (mille ettari circa) della provincia milanese, mentre l’ultimo lembo dell’area è dedicato alla produzione di Lambrusco Mantovano, che bene si adatta ai suoli argillosi delle due sottozone Viadenese-Sabbionetano, da cui provengono vini concentrati e carichi di colore, e Oltrepò mantovano, dove si producono vini più leggeri e fruttati.
Vini locali. La tradizione vuole che sia stato l’omonimo santo irlandese, sceso in Italia nel VI secolo a cristianizzare questa terra e ad insegnare la coltivazione della vite. Il Bianco della doc San Colombano è principalmente a base di chardonnay e pinot nero, il Rosso ha una prevalenza di croatina, barbera e uva rara e va bevuto giovane. Di colore rubino vivace, profumo vinoso e sapore asciutto con retrogusto di mandorla, si accompagna bene ai piatti della tradizione locale: risotto, ossobuco e cotoletta alla milanese. La denominazione Lambrusco Mantovano, disponibile nei tipi Rosso e Rosato, disciplina i vini ottenuti dalle uve di lambrusco viadanese (localmente denominato grappello ruberti), lambrusco maestri (grappello maestri), lambrusco marani e lambrusco salamino, da soli o congiuntamente per almeno l’85%. L’abbinamento consigliato è con preparazioni poco o abbastanza strutturate, come brodini di carne, bolliti misti e cotechini in umido, ma anche con i dorati e croccanti ciccioli (rifilature di pancettoni di suino, tagliate a piccoli pezzi e fatte cuocere a fuoco lento in calderoni di rame) tipici delle campagne mantovane.
Piatti e prodotti tipici. Negli allevamenti locali si produce un latte trasformato in buona parte in formaggi tipici, come il grana padano dop, il pannerone lodigiano, il taleggio dop, il gorgonzola dop e il mascarpone. Nel mantovano sono ricercati lungo i corsi d’acqua gli stupendi funghi piopparelli e le orecchiette, assai più buoni dei cugini coltivati. Tra i piatti tipici: pasta e riso cucinati con le erbe spontanee collinari e con la zucca mantovana, sorbir d’agnoli (agnolini in brodo di carne a cui si aggiunge qualche goccia di vino rosso di Sabbioneta), nervitt con cipolla, brasato o stracotto d’asino con la polenta e torta sbrisolona, che da queste parti viene preparata diversamente dal resto della provincia mantovana, con le nocciole al posto delle mandorle e la farina di grano duro al posto di quella di mais. (di Alessandra Calzecchi Onesti)
DENOMINAZIONI
DOC: Lambrusco mantovano, San Colombano al Lambro o San Colombano
IGT: Collina del Milanese, Provincia di Mantova, Quistello, Sabbioneta