Enogastronomia e Turismo: come si declinano oggi

10/07/2017

A seguito dei Forum nazionali e internazionali curati in questi anni, l’Associazione Nazionale Città del Vino ha recentemente organizzato a Torgiano (PG)  un “Simposio Europeo sull’Enoturismo: Marketing e redditività d’impresa” incentrato sull’approfondimento degli aspetti tecnici imprescindibili allo sviluppo dei territori del vino italiani e non, all’internazionalizzazione dell’offerta, alla qualificazione degli standard, alla brand reputation.  Sono stati quindi chiamati a confrontarsi  alcuni prestigiosi protagonisti del mercato del turismo del vino (docenti, responsabili di progetti nazionali e internazionali per la promozione del turismo enogastronomico, esperti di internazionalizzazione, giornalisti del settore ed esperti di comunicazione on line). Dei loro interventi vogliamo da oggi iniziare a darvi nota, anche alla luce della rilevanza e delle opportunità che sempre più possono svilupparsi dall’enoturismo e dal marketing territoriale.

 

“ENOGASTRONOMIA E TURISMO: COME SI DECLINANO OGGI”

La Prof.ssa Magda Antonioli Corigliano, direttrice del master in Economia del Turismo all’Università Bocconi – Enogastronomia ha introdotto le  cinque sessioni di lavoro previste dal programma del Simposio, affrontando il tema dell’enogastronomia sotto tre diverse angolazioni: come prodotto turistico specifico (Itinerari), come caratterizzazione di prodotti turistici variegati (Turismi) e  come modo di essere del vivere quotidiano (I comuni rurali, l’escursionismo, le abitudini alimentari).

Il turismo enogastronomico  è oggi un turismo dei grandi numeri, né di massa né di nicchia, e che in periodi di forti e veloci trasformazioni, deve essere gestito con un approccio paradigmatico, fondato su risorse e competenze.  I turisti vogliono scoprire i prodotti, i luoghi di origine e i processi di produzione (nell’ottica della tipicità, dell’identità culturale e dell’autenticità) ma anche curiosità ed esperienze innovative. Ad influire sulle scelte contribuiscono, tra gli altri, cambiamenti demografici, climatici e negli stili di vita, obesità e stili di alimentazione, wellness e wellbeing, alimentazione e biologico, animali domestici, oltre naturalmente alla crescente familiarità nell’usare quotidianamente il web. 

Diventa essenziale, allora, innovare l’offerta: adottare una logica visitor-oriented, creare sinergie sul territorio, garantire la qualità come garanzia, riconoscere l’importanza dei fattori no-price, far vivere i percorsi.