L’Associazione nazionale delle Città del Vino coglie l’occasione per ringraziare il Presidente uscente Arturo Stocchetti per la proficua collaborazione intercorsa in questi anni e per augurare a Sandro Gini un buon lavoro.
Sandro Gini, enologo, classe 1958 e titolare dell’azienda agricola “Gini Sandro e Claudio” è il nuovo presidente del Consorzio Tutela Vino Soave per il mandato 2018/2020. E’ stato infatti eletto all’unanimità dal nuovo consiglio insediato nel mese di maggio composto da Bacco Teresa, Carlesso Attilio, Ferro Massimo, Fiorini Paolo, Gini Sandro, Inama Matteo, Meneghello Canoso Massimo, Molinarolo Federico, Niero Maria Patrizia, Rizzotto Laura, Stizzoli Massimino, Tessari Alessandra, Tobin Gaetano, Trentini Bruno, Verzini Giovanni.
Ad affiancare il Presidente sono stati eletti in qualità di vice Niero Maria Patrizia e Stizzoli Massimino mentre il collegio sindacale sarà guidato da De Grandis Stefano con il supporto di Bianchi Mauro e Buoso Esterino.
Subentra ad Arturo Stocchetti, storico Presidente che ha guidato la denominazione negli ultimi 14 anni.
Nella sua dichiarazione di insediamento Gini ha ringraziato Stocchetti per il grande lavoro fatto sul fronte della tutela e della valorizzazione della DOC e ha inoltre rimarcato come responsabilità e nuove sfide siano le parole chiave che guideranno l’azione consortile dei prossimi 3 anni.
Le responsabilità sono quelle legate alle quasi 3.000 piccole aziende viticole distribuite su un territorio di quasi 7.000 ettari di vigneto, dove tutte le operazioni vengono fatte manualmente in areali collinari spesso molto difficili da lavorare, al limite della viticoltura eroica. Un sistema produttivo unico caratterizzato da una vocazione produttiva ben definita e da una chiara coerenza espressiva. Piccole aziende e cantine cooperative sono chiamate oggi a fare scelte più concrete perché questo sistema produttivo possa continuare a remunerare con profitto tanta fatica e tanti investimenti.
Le sfide sono quelle dei mercati dove proporre finalmente un Soave arricchito di nuovi valori contando sull’unicità di un territorio, a partire dalle 33 nuove unità geografiche aggiuntive proposte, ritrovando l’entusiasmo e lo spirito costruttivo che ha consentito al Soave di diventare un punto di riferimento per stile ed organizzazione produttiva.