Diamo il benvenuto al Comune di Torricella

15/07/2022

L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Torricella (TA), un piccolo centro a 32 metri sul livello del mare. Il toponimo deriva dalla piccola torre costruita nel villaggio fondato dai profughi di alcuni casali vicini in fuga dai pirati. 

La storia di questo sito inizia infatti intorno al lontano XI secolo, quando un nucleo di pastori e agricoltori abbandona la costa e nell’entroterra e cerca riparo dalle incursioni saracene. Segno di quel tempo è la suggestiva Cripta della Santissima Trinità, risalente al XII secolo. Oggi l’abitato si stringe intorno ad un imponente Castello, realizzato in tufo e a cinque torri, in epoca aragonese, nella seconda metà del XV secolo, e, senza dubbio, tra i più interessanti e meglio conservati della zona.  Nel 1407 Torricella risulta di proprietà dei Capitignano e, in seguito, dei Santoro, dei Montagnese e dei Muscettola. Ancora, dopo l’abolizione dei diritti feudali, appartenne prima a Sava e poi a Lizzano, sino all’autonomia conquistata il 31 luglio del 1954. Dopo Statte, Torricella, quindi, è il comune più giovane della provincia. Quasi a difenderla ancora dalle antiche scorrerie saracene, tra Torricella ed il mare, raggiungibile in pochi minuti, a 52 metri sul livello del mare, sorge la piccola frazione di Monacizzo. Le sue origini sono ancora più remote di quelle di Torricella e sopravvivono nello stesso nome: si rintracciano, infatti, nel X secolo, quando alcuni monaci basiliani vi fondarono un casale. Nel secolo XII, invece, Monacizzo entra a far parte dei possedimenti dell’Arcivescovo di Taranto, mentre il Castello che vi si può ammirare risale alla metà del XVI secolo.

Il Comune vive della sua fiorente agricoltura, ricco com’è di oliveti, vigneti, coltivazioni di frumento, piantagioni di fichi e allevamenti ovini. Un’altra fonte economica rilevante è il turismo estivo del mare di Torre Ovo-Librari-Trullo di Mare. Tra i monumenti e luoghi di interesse  di Torricella, che dal 2001 fa parte dell’Unione di comuni "Terre del Mare e del Sole", ricordiamo il Castello, al centro del tessuto urbanistico comunale, nel punto di massimo traffico pedonale. Di forma architettonica pregevole, terminato presumibilmente nel 1582, fu acquistato nel 1780 insieme al feudo, di proprietà degli eredi Santorio, dal principe di Leporano Don Giovanni Antonio Muscettola. L’immobile era pervenuto nelle mani del sig. Alfonso Masselli nel 1914 e fu venduto nel 1917 ad Orazio Turco, nato e domiciliato in Torricella. Il Castello era composto di un pianterreno e di un piano superiore di 12 vani, con relativi accessori e dipendenze. Dall’anno 1917 al 1964 all’originaria consistenza furono aggiunti altri locali ed apportate modifiche in alcune parti. Nel lato est era stata aggiunta un’abitazione costituita da tre piccoli vani susseguenti e nel lato ovest altri locali utilizzati prima come palmento per la vinificazione, poi come abitazione ed infine come sezioni di partiti politici o sedi sindacali. Per anni il castello è stato abitato ed utilizzato dagli eredi Turco. Quando le condizioni strutturali cominciarono a mostrare uno stato di precarietà e di fatiscenza, intervenne il Comune, che decise di effettuare tempestive opere di restauro per sottrarlo alla rovina, per valorizzarlo nella sua bellezza originaria e consegnarlo alla popolazione. in quanto patrimonio di alto interesse storico e culturale per la popolazione.