Diamo il benvenuto a San Lorenzo Maggiore

15/03/2019

L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di San Lorenzo Maggiore, in provincia di Benevento.

Il nome attuale si riferisce al culto del Santo patrono del paese, mentre l’attributo di Maggiore è in contrapposizione al comune di San Lorenzello. Il territorio è esteso di circa 4 mila moggi di terreno, che danno anche molto olio, vino e frutta. In Contrada Piana vi è la località "Limata", dove vi sono i resti dell’omonimo paese le cui origini sono riconducibili agli inizi del 800 d.C. Limata fu centro strategico in tutte le dominazioni che si susseguirono: dalla Longobarda alla Normanna, dall’Angioina alla Sveva. Il castello del feudatario dominava la sottostante valle del Calore e militarmente parlando, aveva ai suoi tempi la funzione di controllare ed intercettare tutte le comunicazioni che provenivano dalla conca di Benevento, dal Molise, da Maddaloni, dalla conca di Montesarchio e dall’Alifano. Attualmente dell’antico castello resta ben poca cosa. Esso fu costruito sopra un blocco di arenaria: un vero torrione circoscritto ad est, nord ed ovest da un profondo vallone di erosione sul quale cadono ripidamente le Pendici di Toppo Limata. Al centro del pianoro sorge una casa colonica costruita sui ruderi del castello. A destra di chi guarda il portone d’ingresso è murata una pietra sulla quale è scolpita una figura muliebre con pettinatura a taglio corto, indossante corsetto, cintura e gonna pieghettata: si tratta di una scultura tombale del periodo longobardo. A sinistra del portone invece, sono murati alcuni frammenti di lapide romana sui quali s’individuano delle iscrizioni latine. Sotto i predetti frammenti è murata una pietra tombale di calcare bianco con figurazione a bassorilievo di un uomo e una donna a mezzo busto. Una scultura simile si trova murata all’angolo di una casa nei pressi della fontana della Portella, alla base del Castello di Guardia Sanframondi. Tali pietre tombali furono fatte murare, a scopo decorativo, dai Sanframondo in epoca non precisata, in ognuno dei loro tre castelli. Il portone d’ingresso dà accesso ad un piccolo e luminoso cortile circondato da modeste costruzioni di epoca abbastanza recente. Però una di queste costruzioni, un camerone a volta con scala di accesso al piano superiore, è indubbiamente l’unico avanzo del vecchio Castello. Il pavimento di esso presenta due aperture che danno accesso: una ad una vasta cisterna, l’altra ad una fossa la cui funzione doveva essere quella di immagazzinare granaglie. A destra della scala una colonna dell’epoca normanna, con capitello ben conservato, sostiene l’archivolto.

Luoghi e monumenti di interesse storico-artistico sono le cinquecentesche Collegiata di San Lorenzo, Chiesa di Maria SS. della Neve, Chiesa di San Bernardino, Chiesa dell’Annunciazione o SS. Nome di Dio e la Chiesa di San Rocco o Congregazione della Madonna del Carmelo, il Castello dell’XI secolo l’Abbazia di Sant’Anastasia, la Cappella di San Dionigi e, in contrada Piana, i resti di un ponte romano e del Borgo di Limata. Il paese è attraversato dalla via Francigena del Sud o via Sacra Langobardorum, che da Roma raggiungeva Benevento, già capitale dell’omonimo ducato; proseguiva poi lungo la Via Traiana romana fino a Troia e infine si dirigeva verso il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. Più precisamente, il tratto nel territorio comunale di San Lorenzo Maggiore passa per la località Piana, ed attraversa il ponte romano che sorge presso la chiesa di Santa Maria della Strada.

Tra gli eventi in calendario: i Battenti del Venerdì Santo (rito di origine medioevale che vede sfilare per il paese persone vestite di bianco e incappucciate, che si  percuotono a sangue con una catena fatta da piastre di ferro legate tra loro per chiedere perdono dei loro peccati), la Festa della Madonna della Strada (a giugno discesa dell’immagine al suo Santuario in contrada Piana, a luglio risalita della Madonna in paese) e il Novello Fest nel secondo sabato di novembre.

Da non mancare un assaggio dei vini della Doc Sannio e in particolare quelli della sottozona "Guardiolo” (che si produce solo nei quattro comuni di Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore, San Lupo e Castelvenere) e della sottozona "Solopaca” (la cui area di produzione delle uve comprende l’intero territorio dei comuni di Solopaca, Castelvenere, Guardia Sanframondi, San Lorenzo Maggiore e parte del territorio dei comuni di Cerreto Sannita, Faicchio, Frasso Telesino, Melizzano, San Lorenzello, San Salvatore Telesino, Telese e Vitulano).

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