L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Nocciano, piccolo centro in provincia di Pescara da cui dista 28 Km, situato in zona collinare fra le vallate del fiume Pescara e fiume Nora. Le fanno da contorno le vette della Maiella del Morrone e del Gran Sasso, che offrono al visitatore stupendi panorami.
Nel territorio c’era un colle forse a forma di noce, nux: da qui Noaanum, Nouano, Nocciano e infatti nel suo stemma appare una noce, toponimo del paese.
Le sue origini sono antiche, risalgono al periodo neolitico, italico e romano. In Abruzzo la presenza di Roma è databile intorno al 67 d.C., quando le maestranze romane sono presenti per prosciugare il Lago del Fucino ed è così probabilmente che incomincia l’evangelizzazione del territorio e delle popolazioni locali. La Via Tiburtina, la strada che da Roma porta al Mar Adriatico, già da allora favoriva gli scambi ed i traffici tra il mare ed i pastori delle campagne romane e del napoletano; le popolazioni che vivevano ai lati della grande strada di comunicazione e del fiume Aterno ne traevano quindi grandi benefici. Il territorio, compreso tra il fiume Nora a nord e il torrente Cigno a sud, era chiamato anticamente Fellonica, poi Follonica. Gli abitanti di questa zona erano i Vestini e facevano parte del territorio di Penne (Pinna Vestinorum) e Follonica ne dipendeva sia economicamente che amministrativamente. Quando le popolazioni di queste terre erano in pericolo, a causa di predoni, briganti o saraceni, o per le invasioni barbariche, si rifugiavano sui colli. Intorno al 1000, per difendersi meglio, sorse la necessità di costruire una torre di avvistamento e di difesa, il Torrione (ancora oggi visibile), e nel 1100/1200 ci fu l’ampliamento del Castello con la costruzione dei due bracci, uno a destra e uno a sinistra del Torrione. Nell’agro circostante sono stati ritrovati oggetti preromani e romani e la zona appare in documenti casauriensi del IX secolo ma sempre senza alcuna citazione esplicita del paese. Dagli scavi eseguiti nei dintorni del centro abitato sono affiorati parecchi ruderi di costruzioni romane e numerosi oggetti antichi come armi, anfore e sarcofaghi (di cui uno esposto nell’atrio del castello medioevale). Nel 1994, sono affiorati resti di una villa di epoca romana con pavimenti a mosaico, che legano le origini di Nocciano all’esistenza nel luogo di un’antica città romana detta Follonica.
Nocciano è un paese prevalentemente agricolo, con un terreno particolarmente adatto alla coltivazione di uliveti, vigneti e frumento. Da qui la presenza di frantoi, case vinicole e mulini.
L’imponente e suggestiva struttura fortificata del Castello De Sterlich-Aliprandi ospita il Museo delle Arti, con un’ampia raccolta di opere di artisti abruzzesi, una Sala Videoproiezioni e una Sala Convegni. Da non mancare una visita alla Chiesa madre di Sant’Antonio di Padova di origini cinquecentesche, alla Chiesa di San Lorenzo Diacono e Martire (XIII secolo), alla Cappella di San Rocco e alla Chiesa della Madonna delle Grazie (in contrada Casali) con resti alla base del pavimento di epoca romanica.