Diamo il benvenuto a Lonigo

29/04/2021

L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Lonigo (VI). Il toponimo trae origine dal personale latino Leo, -onis, con il suffisso di tipo prediale -icus, che indica appartenenza, ma incerta è la sua storia, che secondo alcuni è da mettere in relazione alla Luna, altri con la famiglia romana dei Leonici Flavii. Le prime fonti sono del 976, ma pare che le mura del Castello di Lonigo siano state alzate già dai Romani (150-100 a.C.), che nel vicentino fondarono più colonie per vigilare i monti e far fronte alle invasioni degli Alemanni. Il castello, sotto i Conti di Vicenza, era collocato su una collina lungo il fiume Novo. Con i domini scaligero e veneziano gli assedi e le distruzioni cessarono, ma già nel ‘500 il Castello era quasi in rovina poiché la Città di Vicenza ne aveva sospeso la manutenzione. Restano oggi solo il Mastio, alto circa 33, e la Torre scaligera, che divenne prigione. L’originaria configurazione della cinta muraria scaligera traspare solo dalla presenza delle due torri, mentre anche i ruderi del castello sono stati occultati da costruzioni recenti. Le riforme urbanistiche del XIX secolo e l’erezione del Duomo sul sito del Castellazzo (detto anche Calmano e poi Castelgiuncoli), modificarono infatti totalmente il centro, portando alla perdita delle mura difensive ed allo spostamento del corso del Guà, il cui ramo deviato, detto Fiumicello, un tempo passava all’interno del borgo. La città, attiva e fiera delle proprie antichissime origini, si trova nel nord-est della penisola italiana, in provincia di Vicenza e al confine con la provincia di Verona, nell’area attraversata dal fiume Guà, dal Togna e dal Rio Acquetta. Lonigo, oltre a far parte delle Città del Vino e dell’Associazione Città Murate del Veneto, è molte altre cose: il suo bellissimo centro storico, il Mastio e la Torre delle Prigioni (dotata di mensole in pietra), la cattedrale del IX secolo, la torre neogotica di Villa Mugna (sede del Municipio), il Teatro Comunale ottocentesco (esempio unico nel vicentino), Villa Pisani di Bagnolo (villa patrizia rinascimentale progettata da Andrea Palladio, che fa parte di un Patrimonio dell’Umanità), l’ingresso monumentale della Villa dei Principi Giovanelli, Palazzo Pisani (costruito nel ’500 incorporando la Porta di Bagnolo e poi ampliato nel ’700), Rocca Pisana (villa progettata da Vincenzo Scamozzi), la Chiesa Vecchia (l’antica parrocchiale, che conserva alcuni interessanti dipinti), il Duomo e la Chiesa di San Daniele e, fuori dal paese, si trova la chiesa e il complesso del cinquecentesco Santuario della Madonna dei Miracoli. Tra le manifestazioni in calendario: Fiera Campionaria – ultima decade di marzo, L’oro della terra leonicena – 2° domenica di maggio, Calici di stelle – 10 agosto, Musica e vino novello – 1° decade di novembre. Da non mancare, infine, una degustazione delle eccellenze enogastronomiche, dai prodotti tipici locali come il Provolone Valpadana Dop ai vini delle DOC Arcole, Colli Berici, Prosecco, Vicenza e Vigneti della Serenissima e delle IGT Trevenezie e Veneto.