Diamo il benvenuto a Donori

18/08/2022

L’Associazione dà il benvenuto ad una nuova Città del Vino, il Comune di Donoripaese di circa 2000 abitanti distante da Cagliari 30 Km e geograficamente situato ai confini del Campidano meridionale nella regione storica del Parteolla, nella attuale provincia del Sud Sardegna.

Il toponimo è probabilmente legato ad un nome prediale o fondiario, quindi da un nome personale latino, generalmente gentilizio. Il nome deriva da una locuzione latina come (villa) Honori più tardi (villa) de Honori, d’Onori “tenuta di Onorio” cioè di un proprietario romano così denominato (fonte: M. Pittau, “Toponimi della Sardegna Meridionale- significato e origine”).

Abitato fin dal Neolitico, il territorio ha restituito testimonianze archeologiche che documentano la presenza di insediamenti umani soprattutto nell’età del Bronzo. A metà dell’Ottocento a nord dell’abitato furono rinvenute sepolture del periodo Neolitico ed Eneolitico con manufatti in terracotta. Numerose sono le tracce ancora leggibili di un periodo già avanzato ed evoluto della civiltà nuragica, mentre ai margini settentrionali dell’area, sulla sommità di alcuni piccoli rilievi e ai piedi di essi, si collocano importanti monumenti databili ai primi momenti della civiltà nuragica: i proto nuraghi S’Omu e s’Orcu, il Nuraghe Mannu e la tomba megalitica di Mitza’e Fidi. Sempre a nord dell’abitato si trovano tracce di altri 9 nuraghi e di altre due tombe di giganti delle quali una, quella di S’Inguttosu, in buono stato di conservazione. Del periodo romano ci restano i ruderi di un impianto termale del III secolo appartenente a una villa rustica nella località Brangiargia, alcune epigrafi marmoree in loc. San Nicola e una ricca collezione di monete.  Della dominazione bizantina ci rimangono alcuni marmi ben lavorati, due epigrafi in greco e la famosa Lex Portus, una tabella daziaria del 590-610 d.C. provenienti dalla distrutta chiesa di San Nicola. Villa Honorj fino al 1257 fece parte del Giudicato di Cagliari per poi passare ai Capraia e quindi al Giudicato di Arborea. Alla fine del ‘400 il Fara lo conta tra i borghi disabitati e solo nel 1619 fu ripopolato dal feudatario Nicolò Porcella con alcune famiglie provenienti dalla zona di Serrenti. Nel 1838 con l’abolizione del feudalesimo nasce il comune di Donori. Negli anni ‘60 dell’800 comincia la storia mineraria del paese con la ricerca del piombo nella località de S’Ortu Becciu che si protrarrà tra alterne vicende fino al 1968 con la chiusura della miniera. Dalla fine dell’Ottocento e fino agli anni 60 del ‘900 Donori divenne importante per l’estrazione del granito. Dalle cave di Santa Barbara e Tuvu furono estratti conci e basoli per la costruzione di edifici e lastricati stradali per la città di Cagliari come, per esempio, il Palazzo Civico e il lastricato di Via Roma per citare i più importanti. La ferrovia delle Complementari, inaugurata nel 1888, rendeva facile il trasporto dei manufatti verso il capoluogo. Per la lavorazione del granito e della pietra arenaria arrivarono numerosi scalpellini provenienti da Ilbono, Villasimius e Ghilarza che, per la maggior parte, si sono stanziati nel paese. 

Situato alle pendici del Monte Su Zurru su un territorio prevalentemente pianeggiante, a 141 metri s.l.m., Donori è attraversato da Est a Ovest dal Rio Coxinas, affluente del Rio Mannu che lambisce in alcuni brevi tratti il territorio comunale nella sua parte occidentale. Circondato da numerosi vigneti, ha una grande vocazione vitivinicola, con 368 ettari vitati (dati catasto vinicolo 2020) e la presenza di vigneti storici. La coltivazione più diffusa è quella delle varietà di Monica, Cannonau, Vermentino, Nuragus e Bovale ma ultimamente anche Sangiovese, Merlot, Montepulciano e Syrah sono state introdotte con un certo successo. Anche la coltivazione dell’ulivo è molto diffusa nel territorio   mentre pescheti e agrumeti occupano superfici minori ma risultano discretamente importanti per la produzione di frutta eccellente. Tra le altre tipicità: formaggi, salumi, miele e confetture di frutta, liquori di mirto, dolci e pani della tradizione locale.

Nel ricco calendario di eventi ricordiamo:

·       San Giorgio Vescovo: è il patrono del paese e la sua festa ricade il 26 aprile ma si festeggia nella domenica più vicina a quella data con una solenne processione. Il giorno dopo, il lunedì, viene festeggiata la Madonna di Bonaria. Per L’Ottava della festa viene portato in processione l’antico simulacro noto come San Giorgio Luibonu, risalente alla fine del ‘600.

·       Madonna della Difesa, “Sa Defenza”: è la festa più importante per il paese e si festeggia la terza domenica di settembre. Il sabato pomeriggio il simulacro della Santa viene portato in solenne processione accompagnato da “Is Cunfraras”, da gruppi in costume, traccas e e numerosi cavalieri fino alla chiesetta a lei dedicata fin dal 1734 e distante dal paese circa un Km. La domenica all’imbrunire dopo la celebrazione della messa la Santa viene riaccompagnata nel parrocchiale paese con una processione nelle vie del paese nell’occasione cosparse di petali di fiori e erbe aromatiche e con uno spettacolo pirotecnico all’arrivo in chiesa.

·       TerrAccogliente: manifestazione turistico culturale che si svolge generalmente la prima domenica di settembre ed è promossa dal Comune con la collaborazione della Associazione Città della Terra Cruda, della ProLoco e delle altre associazioni del paese con il fine di promuovere le eccellenze locali a partire da quelle eno-gastronomiche. Conferenze, mostre, laboratori per adulti e bambini su arti e antichi mestieri, passeggiate guidate nel territorio e nei vigneti diventano occasioni per raccontare ai visitatori il territorio e i suoi prodotti. Si svolge nelle vie del centro storico con numerosi stand di produttori, artigiani e hobbisti.

·       Sagra dell’emigrato: generalmente a fine luglio la ProLoco organizza questo evento con varie manifestazioni culminanti con la degustazione di prodotti tipici tra i quali la pecora “in cappotto”.

·       Maistus e Maistas – arti e mestieri in piazza: generalmente a giugno nel Parco Sa Defenza il Gruppo Folk San Giorgio organizza una manifestazione che vede la presenza di numerosi stand di artigiani e hobbisti. La tosatura delle pecore, la ferratura del cavallo, la lavorazione dei cestini, la preparazione del formaggio sono alcuni degli antichi mestieri proposti. Degustazione di prodotti tipici e esibizione di vari gruppi Folk completano la manifestazione.

Meritano, infine, una visita la Tomba dei giganti nella località S’Inguttosu mannu, i siti nuragici presenti nell’agro (nuraghe S’Omu e S’Orcu in località Genna e Craboni, Nuraghe Mannu in località S’Omu e sa lana), la Chiesa parrocchiale di San Giorgio Vescovo risalente al XVI secolo e la Chiesa campestre dedicata alla Madonna della Difesa, a un Km dal centro abitato, consacrata nel 1734.