Crowdfunding per museo sulle origini del Chianti

06/12/2018

Venerdì 7 dicembre, dalle 18 alle 20, alle ex Cantine Ricasoli si terrà l’evento “Galà a Gaiole per un museo di Cetamura e delle origini del Chianti”, iniziativa promossa dalla Florida State University di Firenze e dallo Studio Arts College International (Saci), in collaborazione con il Comune di Gaiole, con l’obiettivo di lanciare la campagna di crowdfundig finalizzata alla raccolta fondi per realizzare il museo. Sarà offerto a tutti i presenti un aperitivo-cena.

Al galà è prevista anche la speciale presenza del Console Generale degli Stati Uniti a Firenze, Benjamin Wohlauer. Interverranno: Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti; Frank Nero, direttore del Centro Studi della Florida State University di Firenze; Steven Brittan, presidente dello Studio Arts College International di Firenze; Nancy de Grummond, direttrice degli scavi di Cetamura; Emanuela Stucchi Prinetti proprietaria di Badia a Coltibuono dove si trova il sito archeologico di Cetamura.

Già da tempo gli scavi archeologici realizzati prima da Alvaro Tracchi di San Giovanni Valdarno, scopritore di Cetamura nel 1964, poi dai volontari e dagli studiosi della Florida State University e dell’University of North Carolina- Asheville, hanno consentito di approfondire la conoscenza sulla storia di quest’area. Oltre ai reperti etruschi e romani i ricercatori hanno individuato a Cetamura un villaggio medioevale fortificato, contemporaneo alla fondazione della Abbazia di Coltibuono, nell’alto Medio Evo. Gli studenti di Conservazione dello Studio Arts College International di Firenze, sotto la direzione di Nora Marosi, hanno lavorato su oltre 200 reperti scoperti a Cetamura risalenti al periodo etrusco e romano.

Il Museo delle origini del Chianti nasce per far confluire in esso la maggior parte di reperti che attestano l’attribuzione della nascita della parola Chianti dall’era Etrusca, dalla nascita della Lega del Chianti fino (inizio 1306 d.C.) fino ai giorni nostri. In esso confluiranno manufatti, oggettistica varia che attesta la vita nel sito di Cetamura fin dal periodo Paleolitico superiore. Uno dei ritrovamenti più significativi del sito archeologico e per il futuro della Regione Chiantigiana è rappresentato dai quasi 4.000 acini d’uva bagnati, su cui Università Internazionali stanno conducendo studi per la ricostruzione del DNA.
La realizzazione del Museo avrà rilevanza fondamentale per il senso identitario della popolazione che vive in queste terre anche in considerazione che già più di duemila anni fa i nostri territori venivano appellati con il toponimo “CLVTNI”, iscrizione ritrovata a Cetamura, e che nel corso dei secoli veniva riferito ai luoghi che venivano bagnati dal torrente Massellone.

Ma ecco come partecipare al crowdfunding per allestire il museo a Gaiole: per contribuire alla raccolta fondi promossa da Università, Saci e Comune di Gaiole in Chianti, i cittadini italiani possono dare un contributo su Artbonus (dove sono previsti incentivi fiscali) http://artbonus.comune.gaiole.si.it

I sostenitori dagli Stati Uniti possono rivolgersi alla Fondazione della Florida State University .