Conte Collalto, 5 annate di Prosecco sui lieviti

30/07/2025

Seppur molto antica, il Prosecco Sui Lieviti è la più recente introduzione nel mondo del Conegliano Valdobbiadene dove, la prima annata a poter fregiarsi della fascetta DOCG è stata il 2019.

Questa tipologia di vino si presenta in versione Brut Nature ed è uno spumante fresco, torbido, con finissime bollicine.  Ecco 5 annate firmate Conte Collalto descritte dall’enologo Umberto Marchiori, fondatore di Uva Sapiens.

2023. Note di cedro, caffè, note balsamiche e di elleboro. Annata calda e umida, non ha zuccheri aggiunti: “Esattamente come dev’essere il vino – spiega Marchiori – lontano dalla deriva del Prosecco frutto dell’omologazione”.

2022. Annata calda e secca. Qui emerge tutto il giallo del Mediterraneo lasciando al palato note di iris, ginestra e tarassaco. Una salinità e densità superiori. Persistente, 24 mesi sui lieviti, un metodo classico raw.

2021. Un vino maturo, caleidoscopico. Dai 36 mesi sui lieviti emergono tonalità dolci, accoglienti, figlie di una lunga lisi. Un’esperienza eloquente della bontà dell’annata: troviamo uve completamente mature, perfettamente sane. Note di fiore d’acacia e di miele e notevole eleganza, seppur il vino sia “nudo”: senza zuccheri ne solfiti

2020. Annata sanissima. Note arancioni, tonalità mature che rivelano un vino maturo. Una nicchia di interesse clamorosa. Siamo in periodo pandemico e nel mondo congelato dalle attività dell’uomo è la natura l’unica grande protagonista. In quest’annata sono evidenti i sentori tipici del metodo classico, aromi di panificati che si strutturano fino alle più dolci note di brioche.

2019: 60 mesi sui lieviti. Indescrivibile. Note di spezie e balsamiche. Canfora e anice, note evolute, piacevoli. Si percepiscono note di fiore giallo ma anche note secche. Qui viene fuori la grande expertise Conte Collalto, la capacità di andare in profondità: dopo oltre 5 anni il vino è articolato e dotato di ottima beva.

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