Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG: ecco il protocollo viticolo

30/03/2021

Èstatapresentata oggi l’undicesimaedizione del Protocollo Viticolo delConsorziodiTutelaConegliano Valdobbiadene ProseccoDOCG.Ildocumento èsottoscrittodaunacommissionediespertipresiedutadalConsorziodiTutelaedistribuitoaisociperpromuovereesalvaguardare il territorio di produzione e la bellezza del suo paesaggio. L’obiettivo del Protocollo Viticolodalla sua prima edizione èfavorire unminor impattoambientale della gestione del vigneto grazieallariduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari e alla corrispondente integrazione di pratiche agronomiche piùrispettosedelterritorioedelpaesaggio.Unimpegnochecresce,siaffinaesievolveperrenderel’agricolturadelterritoriosemprepiùsostenibile.

“Il Protocollo Viticolo è un documento d’indirizzo per i viticoltori che anno dopo anno si perfezionagrazie alla conoscenza e alla ricerca delle migliori pratiche agricole possibili sul nostro territorio– dichiaraInnocente Nardi, Presidente del Consorzio di Tutela Vogliamo superare ilsemplice elenco di sostanzeconsigliate per la gestione del proprio vigneto, ma consegnare nelle mani dei nostri soci un vero e propriovademecum ingrado di supportarli efficacemente e indirizzarli verso pratiche sempre meno impattanti. Irisultati dell’azione di sensibilizzazione si misurano anche grazie all’aumento dei soci che hanno ottenuto laCertificazione S.Q.N.P.I. (Sistema Qualità Nazionale Produzione Integrata). Ad oggi leaziende associatecertificatesono114,erano35nel2019”.

Per una lettura agevolata del Protocollo in ogni capitolo sono state evidenziate le molecole utili arisolvereiproblemipiùcomunifronteggiatidalviticoltore.Aqueste segueunelencofacilmenteconsultabiledi prodotti in vendita, infine, sono messi a disposizione articoli di approfondimento sui temi più urgenti inambito di difesa dalle malattie e dagli insetti più aggressivi nella Denominazione, ad esempio: Mal dell’esca,flavescenza dorata, cocciniglia farinosa. Infine, si insiste sull’adozione di metodi di gestione più compatibiliconlasalubritàdelvigneto,comelaconfusionesessualeelosfalciodelleerbe.


IlProtocolloViticolomantieneuna dellefunzioni principaliovveromettere l’agricoltorenellecondizioni di scegliere quali metodi utilizzare per la gestione del vigneto, che siano chimici oppure biologici,in base alle reali esigenze della vite e del campo in ogni momento. A questo fine sono attivi da tempostrumenti tecnici e tecnologici di raccolta dati che fotografano costantemente la situazione del vigneto ( usodi capannine metereologiche, diffusione di bollettini agronomici ai soci, ecc). La situazione dei vigneti ètrasmessa dal Consorzio ai viticoltori perché scelgano l’azione più adatta da operare in campo al più bassoimpattoambientale.

 

OltrealProtocolloViticolo,iprogettivoltiallasostenibilitàambientale

 

Il Protocollo Viticolo nasce come documento di indirizzo ma anche di stimolo a un cambiamentoradicaledella culturaambientale dei viticoltori.La sensibilizzazione che ladiffusione del Protocollohagenerato èmisurabileattraversolosviluppodeiprogetti agronomicivoltiallariduzionedell’impattoambientaledellepraticheagricole.

LaCertificazioneS.Q.N.P.I.

Il progetto di Certificazione è partito nel 2019 e si pone l’obiettivo di rendere la DenominazionesemprepiùsostenibileattraversolaCertificazione S.Q.N.P.I.,(Sistema QualitàNazionaleProduzioneIntegrata)delleAziendeAgricoledellaDenominazioneConeglianoValdobbiadeneProseccoDOCG.

Sitrattadiunsistemadicertificazionecheconsideratuttiimezziproduttiviedidifesadellecoltivazionidalleavversità, in grado di ridurre al minimo l’uso in vigneto delle sostanze chimiche di sintesi e di razionalizzarela pratica della fertilizzazione. La certificazione segna a tutti gli effetti un cambio culturale. È garantita ladifesa integrata sul territorio e, pur non imponendo il biologico, per ottenerla occorre comunque garantirealmenoun’operazioneecologica.

Per ottenere e mantenere la certificazione sono predisposte attività di controllo, prima fra tuttel’analisi, su un campione significativo di uve prodotte, volta a monitorare il rispetto nell’ impiego in vignetodiprodottifitosanitaripermessi(intesocomeautorizzatidallaRegioneVeneto).

A oggi le aziende associate che hanno condiviso il progetto di certificazione delConsorzio sono state114.Entroil2029tutteleaziendedellaDenominazionedovrannoesserecertificate.

Possono aderire alla certificazione tutte le aziende trasformatrici e imbottigliatrici che in tal modo avrannola possibilità di utilizzare il logo “ape” sui propri prodotti; possono aderire al progetto anche i viticoltori, chepotrannopoimettereicartelliconillogo“ape”neiproprivigneticertificati.Tutti,inoltre,potrannoutilizzareil logo identificativo della certificazione SQNPI in siti web, social e materiale pubblicitario. Il Consorzio èaffiancatodaValoritalias.r.l.qualeentedicertificazione.


“ITAcaeVecchiCeppi”

·        ITAca(Innovazione Tecnologica e Ambientale per la gestione dei trattamentinella viticolturaeroica)incollaborazione conl’UniversitàdiPadovaeconlaRegioneVeneto.Unprogettochesiponecome obiettivo l’aumento della sostenibilità ambientale della viticoltura e il sostegno alla redditivitàdelleaziende.

Un impianto fisso, attivo da Scandolera a Vidor, consente misurazioni oggettive, si interfaccia con lapiattaforma LA.VI.PE per migliorarele previsioni fitoiatrichee i volumi applicatisulla base dellosviluppo fogliare.Il progetto ITAca prevede infine la raccolta centralizzata dei dati dei trattamenti inmodo da avere una base statistica sia per valutare la rispondenza ai protocolli sia per usarli a livelloepidemiologico.

Persapernedipiùhttps://www.dafnae.unipd.it/ricerca/progetti-di-ricerca/itaca

·        Ilprogetto“vecchiceppi”cherisaleal2014echeannodopoannopazientementestadandorisultati,conl’obiettivodisalvaguardareladiversitàbiologicadellavitedelterritorioattraversolamoltiplicazionedi12vecchiceppi centenarichenel corsodeltempo sonostatiindividuati eselezionatie saranno testati al fine di diventare veri e propri cloni nei prossimi anni.L’obiettivo cheil Consorzio si prefigge è quello di fornire, agli associati che lo desiderino, l’opportunità di sceglieredi mettere a dimora cloniderivanti daiceppi centenari per poter mantenere l’unicità del nostroprodottoancheperglianniavenire.

·        Sempreasupportodelleattivitàsostenibilideiviticoltorièpartitoilprogettopertestarenelterritorio

l’acido pelargonico, un erbicida di derivazione naturale, creando una zona test da mettere sottoosservazioneericavarerisultatisulcampocertificatidalConsorzio.

 

LetappedelProtocolloViticoloin sintesi

LaprimaedizionedelProtocolloViticoloèstatapubblicata11annifaedaallorahaacquisitosemprepiùimportanzaperisocieperaltrerealtàviticoleitaliane.

Risale al 2013 l’esclusione di tutte le formulazioni contenenti prodotti a base di Folpet, Mancozeb,Dithianon,ediversealtresostanzechelaleggeavrebbeconsentitodiutilizzare,comeaccadutosuccessivamente nel 2016. Nel 2018è stata assunta la decisione delle amministrazioni locali di vietare ilglifosato. Nel 2019 il divieto è entrato in vigore, ancora con anticipo rispetto al quadro normativo nazionaleed europeo, rendendo così il Conegliano Valdobbiadene la più estesa zona in Europa che ha vietato l’usodella molecola più discussa degli ultimi anni, che continua ad essere utilizzata in moltissime aree agricoleitalianeed europee.OggiilProtocolloViticolo èun documentocheindirizzaconmaggiorvigoreiviticoltori versopratichebiologicheopiùsostenibiliedèilpernodell’attivitàdisostenibilitàdelConsorzioConeglianoValdobbiadeneProseccoDOCG.

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