Comune di Cirò Marina

Sede amministrativa

Piazza Kennedy 1 88811 Cirò Marina (Crotone)

Enti e aziende del territorio

Identikit

Il territorio del cirotano vede la presenza di comunità umane già dal Neolitico. Dal Bronzo medio, vengono occupati il sito di Motta, su un pianoro elevato che domina la valle del Lipuda e la costa, e quello di Madonna di Mare, di località Oliveto, Taverna, e Madonna d’Itria. Durante l’età del ferro, gli insediamenti sono posti in posizione più arretrata rispetto alla costa, sulla collina di Cirò (Cozzo Leone e colle Sant’Elia), in una fase indicata dalle fonti storiche antiche come caratterizzata dall’arrivo dei primi coloni greci riconducibili al mito di Filottete, che in questo territorio avrebbe fondato Krimisa ed il Tempio di Apollo Aleo, presso cui consegnò e consacrò il suo arco e le frecce ricevute da Eracle.

Dopo la fondazione di Kroton il territorio ne subisce l’influenza ed il controllo.
Con l’espansione dei Brettii nel territorio, nell’età ellenistica, il santuario di Punta Alice diviene il polo religioso di riferimento della popolazione italica stanziata tra Thurii e Crotone. i Bretti si stanziano in aree sparse lungo la pianura come attestato da diverse evidenze archeologiche.

Dopo la conquista romana della Calabra nell’età repubblicana, e con il progressivo smantellamento della rete insediamentale brettía, compiutosi nel corso del II sec. a.C. il Cirotano subì un forte colpo, sicché, assieme al popolamento sparso dell’interno, venne meno anche la fitta rete di fattorie raggruppate alle spalle del centro moderno di Círò Marina.
Durante le guerre puniche gli abitati Brettii di Krimisa furono predati e saccheggiata ad opera dei Romani e dei Cartaginesi, e poi smantellati durante l’età repubblicana. I nuovi insediamenti che si formavano lungo la costa del cirotano vennero distrutti diverse volte durante le guerre greco-gotiche. A causa di tali devastazioni e saccheggi, proseguiti lungo tutto l’alto medioevo, le aree costiere furono gradualmente abbandonate al loro destino e gli abitanti si rifugiarono sulle colline che rappresentavano un’ottima posizione strategica, contribuendo, così, a ripopolare il nucleo antichissimo dell’attuale cittadina di Cirò.

Dopo l’anno mille e la conquista dei normanni nell’Italia meridionale, le aree costiere vengono ad essere nuovamente occupate e coltivate, nonostante che la posizione lungo la viabilità costiera e le facilità di attacco rendessero il territorio facilmente aggredibile ed interessato da lotte di potere e tentativi conquista.
Con la conquista degli Angioini nel Regno di Sicilia è attestata la presenza del regio palazzo di Alitio. In quanto simbolo della oppressione regia e feudale, venne devastato e distrutto, tanto che nel 1275 il re Carlo I d’Angiò ordinava al giustiziere di Val di Crati e Terra Giordana di perseguitare gli abitanti delle terre vicine e di costringerli a riedificare a loro spese il regio palazzo. Alichia allora aveva 2331 abitanti. Due anni dopo la difesa di Alichia e quella di Crotone sono citate tra le nove foreste regie esistenti in Calabria.
Dopo le guerre napoleoniche e l’eversione dalla feudalità, ed il mutato clima nel Regno delle Due Sicilie, si verificarono le condizioni per la nascita di una nuova comunità nei territori della Marina, grazie anche alla quotizzazione di alcuni terreni demaniali, che vennero assegnati a contadini indigenti. Questa partecipazione dei ceti popolari alla trasformazione produttiva del territorio cirotano venne testimoniata altresì dalla nascita, nel 1859, di una Cassa popolare di prestanze agrarie a favore degli agricoltori in difficoltà.

Dall’Unità d’Italia alla seconda guerra mondiale la Marina di Cirò andava man mano sviluppandosi a scapito del comune collinare: nel dopoguerra la Marina aveva già una popolazione più numerosa dell’abitato collinare di Cirò, ponendosi le condizioni per il distacco dal centro antico. La separazione consensuale si verificò con delibera del 31 dicembre 1951 da parte del Consiglio comunale di Cirò.
Oggi Cirò Marina è una nota località turistica del crotonese con importanti evidenze storiche ed archeologiche, in primis l’Area Archeologica in località Punta Alice con i resti del Tempio di Apollo Aleo.
Con una popolazione residente di 15 mila abitanti, Cirò Marina è il secondo centro più popoloso della provincia di Crotone, insieme ai limitrofi paesi di Crucoli, con la frazione Torretta, Cirò, e Melissa con la frazione Torre Melissa costituisce un’area urbana e culturale detta appunto Cirotano.
La cittadina è da sempre meta turistica di grande importanza grazie alle strutture che ne testimoniano il passato storico – culturale. Offre, tra l’altro, ampia ricchezza al visitatore ed è punto di riferimento per tutto il comprensorio collinare dell’Alto Crotonese e dei paesi della pre-Sila.
La Cirò Marina di oggi è, soprattutto, la terra del sole e del mare, limpido e pulito: basti pensare alle “bandiere blu” assegnate: 11 consecutive. L’arenile fatto di meravigliosa sabbia, lungo circa venti chilometri e ampio, in media, cento metri, costituisce il richiamo maggiore per il flusso turistico. Si va dalla presa di coscienza delle proprie risorse culturali, ambientali e strutturali alla rivitalizzazione del centro storico, alla ristrutturazione della città e dei servizi urbani, ad una politica del turismo sia da parte degli operatori privati che da parte degli enti pubblici.

da non perdere

Chiesa di San Cataldo
Santuario di Maria Santissima d’Itria
Chiesa della Madonna di Mare
Torre Nuova
Torre vecchia

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