Orta Nova risale al 1600, ma le sue radici affondano nei secoli precedenti. Questo che oggi è un grande e vivace centro agricolo del Tavoliere pugliese, nel 1184 dipendeva dall’Abbazia di Venosa. Il borgo si formò attorno a un castello, risistemato da Federico II, che in questa zona amava andare a caccia. Intorno al 1600 Orta Nova fu feudo dei Gesuiti. Risalgono a quell’epoca le tracce del passato del paese. Appartenne poi ai Borboni prima di diventare, agli inizi del 1800, Comune a sé stante.
L’economia dell’intera zona è incentrata sulle variegate produzioni agricole. Stabilimenti molitori, aziende vinicole e olivicole danno lavoro a numerose persone e, in estate, le campagne si popolano di migliaia di lavoratori del nord Africa e dell’est Europa attratti dalle possibilità di lavoro. Ortanova è oggi un esempio di integrazione possibile tra popoli e culture diverse.