Qui siamo in terra etrusca, possiamo con certezza affermare che le origini di Suvereto risalgono a prima del Mille come attestano i documenti scritti che nel corso del X secolo si riferivano al castrum di Suvereto indicandolo quale centro già funzionante ed organizzato, sorto superiormente ad una chiesa intitolata a San Giusto. I conti Aldobrandesca, signori del nascente castello, cercarono di affermare il loro dominio sulla popolazione e sull’area circostante e Suvereto costituì un luogo importante nella strategia di questa famiglia comitale. Nel XII secolo nacque la Torre sulla sommità del colle dove poi si articolerà il complesso della Rocca Aldobrandesca e vennero realizzati i fossati a circondare l’abitato. Lo sviluppo urbanistico proseguì nel XIII secolo, in relazione alla crescita della popolazione, tanto che Suvereto divenne per certi versi un polo d’attrazione, riuscendo a dotarsi del Palazzo Comunale e di altri edifici di notevole valore architettonico e di forte significato politico e religioso, come il convento di San Francesco. Per questi motivi è stato detto che il Duecento può essere considerato l’età dell’oro di Suvereto. Fu tra l’XI e il XIV secolo che Suvereto assunse la fisionomia ancora riconoscibile. Nel 1815 Suvereto divenne un paese della Toscana, entrò a far parte del Granducato guidato dai Lorena. Fino all’unità d’Italia condivise le sorti del Granduca di Toscana.