Al plebiscito del 1860 per l’annessione della Toscana al Regno di Sardegna i “sì” non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (738 su totale di 1784), con un astensionismo da record, sintomo dell’opposizione all’annessione.
Nel settembre del 1943, quando Pietro Badoglio firmò armistizio di Cassibile, Vinci venne occupata dai nazisti. Vinci fu teatro di una lotta di resistenza ad opera della brigata partigiana “Silvano Fedi” di Pistoia, guidata da Enzo Capecchi e Artese Benesperi. La città fu liberata dai nazifascisti dalle truppe britanniche il 2 settembre 1944, dopo lunghi scontri con i tedeschi.