La terra veneta è segnata come nessun’altra in Italia dalla presenza di ville signorili le quali, assieme alle chiese, costituiscono i tratti essenziali di numerosi centri. Breganze ne è un esempio evidente: da qualsiasi parte la si raggiunga viene preannunciata dalle folte macchie dei parchi che circondano le ville padronali poggiate su bellissimi colli, tra i quali si staglia e svetta l’elegante sagoma del campanile. Più nascoste, ma con una presenza rilevante, una rete di piccoli edifici medioevali, le torri colombare. Il tutto fa di Breganze un ambiente singolare per peculiarità paesaggistiche e architettoniche, oltre che produttive per la rinomanza raggiunta nell’ultimo secolo dai suoi prodotti agricoli e manifatturieri.
nel 1404, i comuni veneti e Breganze aderirono con plebiscito alla Repubblica di Venezia. Si aprì allora un periodo di stabilità e di relativa tranquillità, interrotto però dagli eventi della Guerra di Cambrai, mossa da Papa Giulio II contro Venezia.
Nel ‘600, completate le opere di bonifica avviate due secoli prima, lo sfruttamento dei terreni era ormai soddisfacente. Si costruirono complessi rurali (come il Maglio) e residenze signorili di notevole valore architettonico, che conferirono una nuova fisionomia all’abitato.
L’orgogliosa identità del paese dovrà comunque attendere fino al 1957, dopo lunghe contese, per essere riconosciuta come parrocchia autonoma. Nel 1797, con il Trattato di Campoformio, si dissolse la Repubblica Veneta: Napoleone cedette la regione all’Austria, appartenenza poi confermata dal Congresso di Vienna nel 1815. Si avvia una progressiva forte crisi nelle campagne; il patriziato veneto, proprietario della quasi totalità dei terreni, li conduceva in maniera semifeudale, gettando nella miseria la classe contadina. Il 5 agosto 1809 i tre comuni di Riva, Castelletto e Porciglia decisero l’unificazione in un unico comune con il nome di Breganze: le tre teste raffigurate nell’attuale stemma comunale rappresentano appunto le sue tre antiche contrade.
Con il 1866 si ebbe il passaggio dal veneto al Regno d’Italia.