Valdobbiadene – Giovanni Comisso incantato da tanto ricco e vario paesaggio naturale e umano, ne descrive i caratteri con sensuale leggerezza: “L’apertura della valle ha dietro a sé come sfondo un irto di vette e di spigoli, come un invalicabile baluardo che escluda da inospitali regioni. I colli subito succedono ai monti e sono da una parte boscosi di castagni e dall’altra a vigneti che danno un vino dorato che lascia sulle labbra il sapore del miele …”.
Valdobbiadene deve, con ogni probabilità, il suo nome al Piave o, meglio, al fatto di essere localizzata fra i due rami in cui, anticamente, si divideva il fiume, come lascia intendere il toponimo “Duplavilis”. È nota storicamente come luogo natio delle figure di S. Venanzio Fortunato (nato circa nel 540 d.C.), vescovo di Poitiers, e di Niccolò Boccasino (nato nel 1240), eletto Papa con il nome di Benedetto XI.
La sua piazza, dedicata a Guglielmo Marconi, è stata ristrutturata completamente all’inizio del 2022, ed è presieduta dal Duomo del XIV secolo e dall’imponente campanile del 1743, entrambi danneggiati durante il primo conflitto mondiale e poi ricostruiti.
Città più ad ovest della Strada del Prosecco, Valdobbiadene è immersa tra panorami mozzafiato e patrimoni paesaggistici e naturalistici di enorme valore. Capoluogo della destinazione delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, iscritta dal 2019 nella Lista del Patrimonio Mondiale come paesaggio culturale.