Sulle colline della Val d’Orcia, tra terreni coltivati intervallati da cipressi, acque termali, antiche abbazie e borghi, si produce il re dei vini, il Brunello di Montalcino. Ed è qui, a Torrenieri, che ha sede la Cantina Abbadia Ardenga Il Poggio, ricavata nei locali di un’antica stazione di posta ora punto di approdo per turisti e appassionati di vino provenienti da tutto il mondo, che hanno l’opportunità di immergersi nella cultura vitivinicola e contadina attraverso la visita alla Cantina Museo, dove sono conservati 1.200 attrezzi da lavoro antecedenti all’uso del motore.
Con l’etichetta Abbadia Ardenga, insieme al tradizionale Brunello di Montalcino, si produce anche un vino particolare, di grande personalità ed equilibrio, con le uve provenienti dal vigneto della Piaggia, nella zona più scoscesa, in cui le viti hanno oltre 40 anni di età. E poi il Brunello di Montalcino Riserva D.O.C.G., il Rosso di Montalcino, l’IGT Capoborgo, la Grappa di Brunello Riserva e il Vinsanto Sant’Antimo.
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Ogni anno dalle uve dei 12 ettari di vigneto la Cantina produce 50mila bottiglie di ottimo vino. E anche olio extravergine di oliva e cereali (grano, olio, avena, girasole mais) prodotti dalla Società di Esecutori di Pie Disposizioni (SEPD), ente benefico che opera fin dal XIII secolo, oggi una onlus.
Le caratteristiche del terreno nell’area di Montalcino consentono alla vite di essere ben drenata e nutrita dai Sali ceduti dalle rocce. E proprio le caratteristiche del terreno, se da un lato riducono la quantità di uva prodotta, dall’altro danno il carattere al Brunello di Montalcino, un vino decisamente strutturato, a più lungo invecchiamento in Italia (occorrono 5 anni perché la vite entri in piena produzione, altri 5 anni servono perché, da disciplinare, il vino possa essere messo in commercio). Un’attesa che consente ai produttori un taglio migliorativo, di massimo 15%, con un Brunello di un’altra annata, per equilibrare annate difficili. E che soprattutto ripaga il palato. Tant’è che i vini della Cantina Abbadia Ardenga Il Poggio vengono venduti in 25 Paesi, in tutto il mondo, dall’Europa, all’Estremo Oriente, dal Brasile agli Stati Uniti e al Canada.
Ma il piacere maggiore, per i clienti e per chi lavora nell’azienda agricola, è quando gli appassionati di arte, natura e naturalmente vino si recano personalmente a visitare la cantina, trascorrendo assaporando le bontà dell’autentica Val d’Orcia.