Villa Era venne costruita tra il 1884 e il 1888 su progetto dell’architetto Petitti di Torino. Sorge adiacente alla settecentesca struttura originaria, con la cantina, i locali di lavorazione delle uve e la torretta. Il nuovo edificio, di aspetto monumentale e simmetrico, con corpo centrale aggettante, è dotato di portico e loggiato sopraelevato di un piano rispetto al corpo principale. Sul fronte due rampe di scale collegano l’ingresso alla terrazza antistante. La facciata ha forti richiami classici, nella proporzione, nella simmetricità e nelle colonne con capitelli dorici del portico e architrave con fregio, nei timpani e nelle finestre. Dall’inizio del 900 di proprietà di Ermanno Rivetti, industriale tessile biellese, rimane alla famiglia fino ad oggi.
Il vigneto di Villa Era è vecchio di secoli: la vite sulla collina di Vigliano Biellese viene coltivata sin dal medioevo. Le uve di Villa Era devono le loro caratteristiche uniche alla esposizione privilegiata del vigneto e al terreno su cui crescono, detto Astiano, costituito da argille sabbiose, ghiaie e marne con fossili marini (Veronelli da Panorama 1975). La qualità del terreno e la speciale posizione geografica, dunque, fanno la fortuna del vigneto che ha dato in passato il “Viila Era, Spanna di Vigliano” vincitore fino agli anni 80 di premi prestigiosi (Catalogo Bolaffi Dei vini del mondo-Veronelli 1973).
Dopo un periodo di abbandono Il vigneto è stato restaurato (inverno 2006/2007) con la sostituzione delle fallanze, con l’impianto di 1500 barbatelle e con la definitiva messa a punto del metodo di coltivazione naturale, libero da pesticidi. Rondò è stato per un breve periodo il nome del nuovo vino, ispirato dalla radura nel bosco sopra il vigneto, dominata da un leccio secolare, da sempre amato luogo di incontro e di raccoglimento. Dalla vendemmia del 2011, ottenuto il riconoscimento della Denominazione di origine controllata: “COSTE DELLA SESIA NEBBIOLO” il vino ha ripreso l’antico nome: VILLA ERA.