Posta nel versante sud orientale della provincia di Taranto, nel cuore dell’areale del Primitivo, Manduria è luogo del vino per eccellenza e i suoi nettari sono rinomati in tutto il mondo, grazie a caratteristiche organolettiche che li rendono unici, così come i vini dell’azienda Pirro Varone, che nascono dai 15 ettari vitati di contrada Surani, zona particolarmente votata dell’agro manduriano.In quei campi, ai tradizionali vitigni primitivo, negramaro e malvasia si unisce la riscoperta del Fiano Minutolo (antico vitigno pugliese la cui coltivazione risale all’epoca romana), a comporre il primo tassello di una filiera completa, che dalla campagna alla bottiglia esprime un’unica costante: la qualità. La stessa qualità dei vigneti Pirro Varone che ne abbassa la resa media rigorosamente a non più di 70 q.li/ha. Quasi come fosse tutto una cura materna, che trova lo slancio più forte nell’impareggiabile contatto fisico della vendemmia: grappoli spargoli, accarezzati al taglio e riposti come in una culla.
Questa zona, fertile ed estesa, ad economia prevalentemente agricola, si pone in un comprensorio intensamente coltivato a vigneti e oliveti che producono oli e vini pregiati con caratteristiche organolettiche che li rendono davvero unici.
Il prodotto più rappresentativo, ed ormai rinomato in tutto il mondo, è il suo eccellente vino Primitivo.
L’Azienda Agricola Pirro Varone, oltre a produrre uno tra i migliori e pregiati Primitivi D.O.C., produce altre nove diverse tipologie di vino ed un olio extra vergine di oliva.
Tutti i prodotti sono rigorosamente derivanti da agricoltura biologica e dispongono di tutte le certificazioni relative ai prodotti di alta qualità (D.O.P. – I.G.P.). Tutte le operazioni di trasformazione ed imbottigliamento vengono effettuate esclusivamente nelle cantine di proprietà, secondo i tradizionali metodi che si tramandano, inalterati, da generazioni. I nostri vini sono stati selezionati dalla prestigiosa e rinomata Scuola Internazionale di Alta Cucina Italiana ALMA, che ha sede presso la stupenda Reggia di Colorno, in provincia di Parma, ed inseriti nella loro “Cantina Didattica”.
La selezione dei vini si è tenuta sotto la direzione di Giuseppe Vaccarini (Presidente Aspi), insieme ad ALMA ed ai componenti del comitato scientifico del nuovo corso di Sommelier Professionista Internazionale, tra cui Luigi Odello ( Presidente Centro Studi Assaggiatori ) e Mario Fregoni ( Professore ordinario di Viticoltura e Direttore dell’Istituto di Frutti-Viticoltura dell’Università Cattolica ).
Oltre ai nostri distributori su territorio nazionale, attualmente esportiamo in Belgio, Canada, Filippine, Germania,
Giappone, Lussemburgo, Svezia e Stati Uniti.
Al Primitivo di Manduria DOC 2006 “Pirro Varone” è stato assegnato il prestigioso "Diploma di Gran Medaglia
d’Oro" al Concorso Enologico Internazionale svoltosi al Vinitaly 2008 ed al vino rosso Negramaro del Salento
I.G.T. “Terre Nere” è stato assegnato per due volte il diploma di "Gran Menzione" nel 2008 e nel 2011.
Questo Concorso, che si tiene ogni anno a Verona, è considerato la più grande, importante e selettiva competizione internazionale del vino al mondo con più di 4300 partecipanti provenienti da 30 diversi Paesi. Anche importanti riviste, specializzate nel settore enogastronomico e non, ci hanno onorato della loro attenzione, dedicando ai nostri prodotti diversi articoli, alcuni dei quali sono riportati sul nostro sito web www.pirrovarone.eu dove potrete trovare anche tutte le onorificenze e gli attestati ricevuti.
A seguito di un’attenta e rigorosa selezione tra decine di produttori nell’intera Regione Puglia, i vini Pirro Varone sono stati scelti dalla nostra compagnia aerea di bandiera Alitalia ed Airone, per rappresentare l’eccellenza del “ Made in Italy” a bordo della prima classe dei loro voli nazionali, internazionali ed intercontinentali, oltre che nelle loro salette VIP presenti negli aeroporti.
Il Librone Magno delle famiglie di Manduria riporta il nome di Pirro Varone, figlio di Giovan Battista, nobiluomo ebreo convertito al cattolicesimo, la storia ne tramanda le umane virtù di benefattore, magnanimo dispensatore di offerte alla Chiesa Matrice e ad altre chiese dell’antico borgo, sino alla fine della sua vita, allorchè, con testamento del 24 febbraio 1587, egli lasciò erede del suo patrimonio il Venerabile Monte di Pietà
