La felce nel logo rappresenta l’origine del territorio: “Feletto” dal latino “Felix – icis” luogo ricoperto da felci, appunto San Pietro di Feletto. Questa piccola realtà produttiva ha voluto riprendere la tradizione vitivinicola familiare conducendo direttamente i vigneti dislocati in diversi areali della Denominazione Conegliano Valdobbiadene.
Il territorio della Denominazione, prevalentemente collinare con la caratteristica forma “a corde” con disposizione est-ovest, è composto da una area di basse e dolci alture e da una area dalle alture in forte pendenza, dove le operazioni per la coltivazione della vite vengono svolte praticamente a mano. Un’area dal valore inestimabile dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale, tanto da essere candidata a divenire patrimonio UNESCO.
Assai importante la produzione vitivinicola locale che affonda le proprie radici, come testimoniano numerosi documenti, già al XV° secolo quando vi si coltivavano uve come “Recandina”, “Bianchetta gentile”, “Marzemina” e “Prosecca”.
Castellalta conduce i propri vigneti con meticolosa cura preferendo sistemi di produzione integrata avanzata che rispettano le disposizioni adottate dal territorio della DOCG Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore in materia di Regolamento di Polizia Rurale e di Protocollo Viticolo del Consorzio di Tutela. Non si utilizzano erbicidi e per combattere le classiche fitopatie della vite vengono utilizzati prodotti fitosanitari con profilo ecotossicologico più favorevole, privilegiando nella coltivazione tecniche di tipo meccanico, fisico e biologico.
BOLLICINE AUTENTICHE NELLE COLLINE PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
CASTELLALTA, LA MUSICA IN UN CALICE
UNA TRADIZIONE TRAMANDATA DA GENERAZIONI
LE VITI VANNO RISPETTATE COME ESSERI VIVENTI
PRODUZIONE INTEGRATA, UNA PASSIONE DI FAMIGLIA
UN VINO, UN NOME, UN TERRITORIO
