Con i suoi 250 ettari di vigneti distribuiti nell’areale del Vulture e 50 soci, Vitis in Vulture rappresenta uno dei più importanti produttori della regione. A guidare questa realtà è il Presidente Giuseppe Avigliano, agronomo e imprenditore agricolo con una notevole esperienza nei settori enologico ed agroindustriale. L’obiettivo della Cooperativa è quello di valorizzare il territorio e i suoi prodotti agro-alimentari locali, creando un legame unico nella filiera: dalla coltivazione dei vigneti, passando attraverso le varie fasi della vinificazione e dell’affinamento in cantina, fino all’imbottigliamento e commercializzazione in Italia e nel Mondo.
Un grande rilievo è dato anche alla sostenibilità ambientale: tutti i produttori hanno, infatti, conseguito la certificazione per la produzione integrata o biologica. Al centro dell’Azienda si trova l’innovativa cantina, disegnata dall’importante architetta giapponese Hikaru Mori, struttura moderna e distintiva dove attività, spazi e pubblico convivono in un corpus unico con la cultura del vino e del mediterraneo. Di fronte alla cantina sorge un ampio complesso Archeologico, databile tra il IV e il VII sec. d.C. e le buche di alloggiamento di due Phitòi, contenitori rivestiti con malta, utilizzati per la fermentazione di vini di qualità.
L’origine vulcanica e la vicinanza al Monte Vulture, il clima Mediterraneo e le forti escursioni termiche favoriscono la complessità polifenolica e il colore dei vini, personalizzandoli con profumi e caratteri unici. I vitigni autoctoni coltivati sono l’Aglianico del Vulture, il Moscato, la Falanghina, il Fiano, il Greco, la Malvasia e il Primitivo, che danno vita a quattro linee di vini di grande qualità certificati dalla DOC Aglianico del Vulture e dalla IGT Basilicata: Vigneti da collezione, Linea Forentum, Linea Labellum e Selection.