Nata nel 1958 dall’intuizione di un gruppo di viticoltori menfitani, Cantine Settesoli fin da subito non fu solo una cooperativa a cui conferire l’uva ma un’organizzazione che trasformava il prodotto in un bene di maggiore valore economico: il vino. L’indotto creato sul territorio menfitano si è sviluppato negli anni, fino a dare vita ad una vera economia circolare parallela perfettamente integrata con la produzione vinicola e lo sviluppo turistico: Cantine Settesoli non solo produce vino di qualità, sia convenzionale che biologico, dalla forte identità territoriale ma costituisce un modello di gestione etica della cantina intesa come comunità, punto di riferimento economico e sociale. È il 70% delle circa 5.000 famiglie della comunità, che si estende nella provincia di Agrigento, tra Menfi, Montevago e Santa Margherita di Belice, ad essere il motore e il cuore pulsante di Cantine Settesoli, la più grande cantina cooperativa siciliana e oggi una delle più importanti cooperative vinicole europee, con export in oltre 40 paesi nel mondo. La terra come motore che genera cultura, che a sua volta genera valore: è il circolo virtuoso di Cantine Settesoli che, a 65 anni dalla sua nascita, continua a scrivere pagine nuove di storia, nel solco della responsabilità ambientale e sociale. La produzione abbraccia vitigni autoctoni come Grecanico, Grillo e Nero d’Avola, ma anche vitigni internazionali ma ormai classici per la Sicilia quali Merlot, Syrah, Chardonnay. Nel progetto enologico di Cantine Settesoli sempre più attenzione è rivolta agli autoctoni: un’accurata catalogazione delle caratteristiche pedoclimatiche dei vigneti dei soci permette di determinare la migliore combinazione suolo/varietà, le tecniche di impianto da adottare, i tempi e le modalità di potatura, la fertilizzazione, irrigazione e vendemmia. Cantine Settesoli è cooperazione sostenibile non solo attraverso il rispetto delle pratiche green, ma anche come modello di gestione etica della cantina. Il concetto di sviluppo sostenibile è un’introiezione culturale che va accettata, condivisa in ogni suo aspetto e praticata da ogni socio, a partire proprio dalla gestione agricola del territorio. Si può parlare di sostenibilità a 360°: grazie alla cooperativa, 5000 famiglie dislocate su nove comuni e tre provincie, possono lavorare con la prospettiva di un futuro più roseo. Alla fine del mese di febbraio 2020 il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha rilasciato a Cantine Settesoli la certificazione VIVA, etichetta che indica il rispetto e la piena adesione al programma di sostenibilità voluto dal Ministero stesso. VIVA aiuta l’Azienda a comunicare meglio, ai consumatori e anche ai cittadini di Menfi, il proprio impegno quotidiano nella conservazione dei paesaggi vitivinicoli, nella valorizzazione del patrimonio enogastronomico e culturale (si pensi al Mandrarossa Vineyard Tour, vera celebrazione di tutto il meglio che Menfi può offrire a ospiti e turisti, o al grande progetto di finanziamento del parco archeologico “Settesoli sostiene Selinunte”) e nella gestione etica di un’azienda che da più di mezzo secolo è il primo motore di sostentamento e sviluppo di questa porzione della Sicilia Sud Occidentale. Cantine Settesoli fa parte della Strada del Vino delle Terre Sicane, distretto vinicolo che comprende Menfi, Contessa Entellina, Sciacca, Santa Margherita del Belice e Sambuca di Sicilia. Area rurale ricca di biodiversità, caratterizzata da una prevalenza di paesaggio vinicolo, racchiude gioielli di storia e cultura quali i siti storico/archeologici di notorietà internazionale come Selinunte, e i luoghi natii del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, pietra miliare della letteratura italiana, pubblicato postumo proprio nel 1958, lo stesso anno di fondazione della Cantina. Una serie di luoghi incantati, tutti da scoprire: Sambuca di Sicilia, la città dei vicoli saraceni e delle chiese barocche eletta Borgo più Bello d’Italia, Menfi, Città del Vino e del mare cristallino con la sua Bandiera Blu da ben 22 anni e Città Italiana del Vino 2023, Santa Margherita di Belice, città del Parco Letterario del Gattopardo e simbolo del ricordo e della memoria, Sciacca, Città della Pesca e della Ceramica, Montevago e le sue terme, e Contessa Entellina, città della cultura arbëreshë e della Rocca di Entella.
Nata nel 1958 dall’intuizione di un gruppo d...