Antiche tradizioni e coraggiose visioni del futuro

30/09/2019

Tutto il territorio di Torrecuso è adagiato in collina e va dalle sponde del fiume Calore alle pendici del monte Pentime del comprensorio del Taburno con una fascia che comprende anche Torre Palazzo. Qui negli ultimi decenni, oltre alla coltivazione dell’Aglianico già da tempo presente nella economia agricola locale, è stata incrementata la produzione di altri vitigni tipici quali Falanghina, Coda di volpe e Greco, Fiano, Piedi rosso e  Cabernet sauvignon, che oggi sono alla base dei vini e delle grappe della Azienda Agricola Fontanavecchia, piccoli viticoltori ma con una grande passione, quella di produrre uve e vini della migliore qualità possibile, nel rispetto delle risorse naturali e della biodiversità attraverso l’impiego di tecniche manuali o meccaniche e non chimiche.

Tre le Medaglie d’Oro riconosciute quest’anno dal Concorso Enologico Internazionale Città del Vino.

Il Grave Mora Aglianico del Taburno DOCG (Aglianico 100%), vinificato a temperatura controllata con fermentazione di circa 20 giorni e lasciato ad affinare per 4 anni di cui 24 mesi in barriques di rovere francese, viene prodotto solo nelle migliori annate e si accompagna a carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

L’Orazio Benevento Rosso IGP del 2012 (Aglianico 60% – Cabernet Sauvignon 40%), vinificato a temperatura controllata con fermentazione di circa 15 giorni, riposa 18 mesi in barriques di rovere francese. Dal colore rosso granato e un bouquet dalla bella interazione di diversi sapori, al palato si rivela complesso e potente. Il Taburno Falanghina del Sannio DOP 2018, vincitore di un oro al Premio Speciale Sannio Falanghina Città Europea Vino 2019, viene da Falanghina vendemmiata nella terza decade di settembre, vinificata in bianco a temperatura controllata e affinata in acciaio.

Ma sicuramente tra i più importanti vini dell’Azienda c’è il Facetus Taburno Falanghina del Sannio Vendemmia Tardiva DOP, che nasce da uve allevate a guyot su terreno argilloso con marne calcaree affioranti, selezionate e raccolte in cassetta nella seconda decade di ottobre e sottoposte a macerazione a freddo su bucce 8 ore, fermentazione 10% in barriques di rovere francese e 90% acciaio, invecchiamento 20% in barriques di rovere francese per 6 mesi e 80% in acciaio. Vino profondo e dinamico, dal colore giallo dorato, apre sui toni del mandarino, poi fiori di acacia, anice stellato, pesca gialla. Il gusto pieno, setoso e fresco, ha ritmo e vivacità che si allunga sui toni sapidi, e bene si abbina con pesci strutturati, carne bianca e formaggi stagionati.