Alla scoperta degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa

16/11/2018

Martedì 13 novembre 2018 il Polo didattico Pantaleoni dell’Università di Macerata ha ospitato un convegno dedicato "Alla scoperta degli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa – Strumenti di dialogo interculturale e di sviluppo territoriale sostenibile”. L’iniziativa ha rappresentato un’importante opportunità per gli studenti e i docenti, le istituzioni e gli operatori del settore per conoscere il Programma degli Itinerari Culturali Europei volto alla valorizzazione dell’identità e del patrimonio storico-culturale europeo e alla promozione del dialogo interculturale e dello sviluppo territoriale sostenibile. Il Convegno ha posto l’attenzione sulle opportunità di sviluppo per le aree interne, la Macro Regione Adriatico-Ionica, i Cammini Lauretani, le Vie della Seta e dell’Ambra, il ruolo dell’Europa e dei futuri bandi. E’ stata raccontata l’esperienza di alcuni itinerari certificati e presentate alcune nuove progettualità di interesse per il territorio marchigiano, tra cui quella dei Cammini Lauretani, con un focus particolare sulle opportunità esistenti nell’ambito della macro regione Adriatico Ionica.  L’incontro ha, inoltre, offerto l’occasione per valutare la possibilità di collaborazioni tra l’Ateneo maceratese, le imprese del territorio marchigiano e gli enti locali e per approfondire alcune questioni economico-giuridiche di comune interesse per questa tipologia di progetti.

L’Università di Macerata, insieme ad altri otto Atenei e centri di ricerca, fa peraltro parte del network che collabora con l’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali di Bruxelles già dal 2017. Un’importante partenariato, che tra l’altro permetterà agli studenti di svolgere tirocini presso l’agenzia tecnica del Consiglio d’Europa.

Tra i tanti qualificati interventi della giornata, ricordiamo qui le relazioni della Dottoressa Giorgia Frongia (Dottoranda Eureka/Università di Macerata) "La strategia del place branding applicata all’esperienza degli itinerari culturali del Consiglio d’Europa e al caso dei Cammini Lauretani” e di Alessio Cavicchi (Professore Associato di Economia e Marketing Agroalimentare, Esperto esterno Commissione Europea) "La collaborazione tra università e imprese per la promozione del turismo nelle aree interne”, disponibili nella nostra sezione Studi e Ricerche.

Il place branding ossia il marchio territoriale – evidenzia Frongia si appalesa come un efficace strumento di identificazione e di differenziazione della destinazione con la sua offerta turistica, la sua identità e i suoi valori da utilizzare nelle strategie di posizionamento sul mercato, di comunicazione, di promozione, di visibilità e di valorizzazione della destinazione turistica. Inoltre, se correttamente concepito e promosso il marchio: può diventare un catalizzatore di sinergie positive tra politica, economia e sociale, elevare l’attrattività di un territorio, contribuire al richiamo di capitale umano qualificato e di investimenti, migliorare la reputazione della zona e, infine, creare un rinnovato orgoglio e senso di appartenenza per i suoi cittadini. Attraverso l’uso del proprio logo i singoli itinerari possono differenziarsi, rendersi riconoscibili al pubblico con la propria offerta esperienziale, la propria identità e propri valori e creare un network attorno alla singola tematica di riferimento.

Una proposta concreta emerge dalle parole di Cavicchi, che suggerisce una stretta collaborazione tra Università, Istituti Scolastici e Scuole private, l’individuazione di aree interne come Destinazione Educational, la possibilità per gli studenti di tutto il mondo di venire a fare esperienza del Made in Italy, dell’Italia “autentica”, dell’enogastronomia e della Cultura Italiana, la definizione dei cammini/itinerari come “boundary object”, un maggior dialogo tra assessorati/servizi diversi in ambito regionale (Agricoltura, Cultura, Turismo, Attività Produttive) e un rafforzamento del ruolo di Associazioni, Confederazioni, GAL e comunità locali per supportare e facilitare questo processo.

Iter Vitis – Les Chemins de la Vigne

Per Itinerario Culturale Europeo si intende “un percorso che attraversa uno o più Paesi o Regioni, e che si organizza intorno a temi di interesse storico, artistico o sociale europeo, sia in ragione del tracciato geografico dell’itinerario, sia in funzione del suo contenuto e del suo significato”. Il Programma nasce nel 1987 per favorire, attraverso il viaggio, la riscoperta della comunità culturale europea, rimandando lo sviluppo effettivo degli itinerari alle iniziative concrete che assumono le autorità nazionali, regionali e locali, nonché gli operatori privati di ogni Paese. Il primo itinerario certificato fu quello spirituale e religioso di Santiago di Compostela, pochi anni prima della caduta del muro di Berlino, individuando in tale percorso di pellegrinaggio una metafora della riscoperta delle radici europee. Oggi sono più di 30 gli itinerari certificati le cui tematiche mirano a mettere in risalto la ricchezza culturale europea e testimoniare il valore della diversità.

Tra questi Iter Vitis – Les Chemins de la Vigne, riconosciuto dal Consiglio d’Europa il 15 maggio 2009 come 25° Itinerario Culturale Europeo. A ricordarlo, in occasione del Convegno, è stato Paolo Benvenuti, Presidente della Federazione Europea Iter Vitis che promuove, valorizza e tutela il patrimonio europeo tangibile e intangibile della cultura della vite e del vino. “E’ necessario – ha sottolineato Benvenuti nel suo intervento “Come nasce un itinerario culturale del Consiglio d’Europa: sfide ed opportunità” – adottare strategie politiche mirate a far crescere questo segmento turistico culturale esperenziale, dotandolo di maggiori finanziamenti e di un coordinamento anche informale (una volta attivo presso il Mibac ma ora inesistente), indispensabili per integrare e incrementarne promozione e valorizzazione. Andrebbero inoltre studiate le eventuali opportunità derivanti dall’approvazione dell’entrata in vigore della Legge sul Terzo Settore – di cui però ancora si aspettano i decreti attuativi – per le associazioni dei singoli Itinerari Culturali operanti in Italia e costituite con il nostro diritto.”

Proprio in questi giorni (sabato 17 novembre) si terrà a Roma l’Assemblea della Federazione Europea Iter Vitis per eleggere il nuovo presidente e per fare il punto sullo stato dell’arte e i prossimi obiettivi. (di Alessandra Calzecchi Onesti)

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