Grande soddisfazione per il Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica in visita a Todi, il cui comune è entrato a far parte in anni recenti dell’Associazione nella quale si riconoscono circa 480 realtà vitivinicole italiane di eccellenza. L’Amministrazione comunale ha organizzato una serie di interessanti iniziative finalizzate a mettere a valore la vocazione enologica ed enoturistica del tuderte proprio in relazione alle opportunità offerte dall’ingresso nell’Associazione e per parlare del futuro dell’enogastronomia collegata al territorio focalizzando l’attenzione sul ruolo delle città e delle reti.
Da venerdì a domenica si sono svolti tre diversi incontri nei quali si è discusso di quale debba essere l’identità di una Città del Vino e di come le varie articolazioni della filiera, dalla produzione al consumo, debbano essere coinvolte in un progetto unitario.
Per mettere meglio a fuoco le strategie, il 3 dicembre presso la sala del Consiglio si è tenuta una riunione del Coordinamento regionale Città del Vino Umbria presieduto da Daniela Settimi e Claudio Ranchicchio, con la partecipazione di Paolo Corbini, Direttore delle Città del Vino. A seguire un incontro pubblico rivolto alle scuole della città – l’Istituto Turistico, l’Istituto Agrario e il Linguistico – con interventi del vicesindaco con delega al turismo Claudio Ranchicchio e di tutti player del mondo del vino in Umbria come relatori, del presidente dell’Associazione Todi Terra di Vini Filippo Peppucci, del presidente regionale del Movimento del Turismo del Vino Giovanni Dubini, del presidente delle Strade del Vino del Cantico Avelio Burini e del coordinatore nazionale delle Strade del Vino e dell’Olio Paolo Morbidoni.
Un secondo tavolo di lavoro, il 4 dicembre, ha visto l’incontro tra Presidente e Direttore delle Città del Vino e tutti gli operatori locali della filiera, dalle aziende viti-vinicole alle strutture ricettive, ristorative e del commercio, finalizzata a creare in ambito cittadino una comunità sempre più orientata all’enoturismo.
In accordo con l’Associazione Todi Terre di Vini Angelo Radica ha inoltre visitato la Cantina Peppucci, la Cantina Roccafiore e la Cantina Sociale Tudernum, e cinque ristoranti della città, bevendo esclusivamente prodotti locali.