Giunto alla 51a edizione, di cui riportiamo alcuni stralci nella sezione “Studi e Ricerche”, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici della fase congiunturale che sta attraversando l’Italia.
Siamo un Paese invecchiato, che sta chiudendo un lungo ciclo di sviluppo senza espansione economica e che deve necessariamente preparare il proprio futuro sul binomio tecnologia-territorio: tecnologia con solidi sistemi di formazione e valorizzazione del territorio con adeguate funzioni di rappresentanza politica ed economica.
La ripresa c’è e ruota intorno al manifatturiero, alle filiere italiane nelle catene globali del valore e al turismo da record. I consumi rivelano ora gli italiani cercano un benessere soggettivo nella felicità quotidiana, cresce l’Italia del rancore alimentato dal rimpicciolimento demografico del Paese, dalla povertà del capitale umano immigrato, dalla polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio.
Più intensa, minorile, etnicizzata: questi i volti della povertà, alla quale si aggiunge l’emergenza permanente delle persone non autosufficienti e le problematiche relative alle pensioni, a partire mancato consenso sociale sull’età pensionabile. Qualcosa si muove sul fronte del lavoro, dove migliorano la loro condizione occupazionale donne, giovani e i liberi professionisti.
Buone notizie sul fronte del turismo domestico e internazionale, favorito da piattaforme digitali e poliedricità dell’offerta. Nel 2016 gli arrivi complessivi hanno sfiorato i 117 milioni e le presenze i 403 milioni, con una componente dei visitatori stranieri attestata al 49% del totale. Rispetto al 2008 si registra un incremento degli arrivi del 22,4% e dei pernottamenti del 7,8%. Cresce di più la componente straniera dei flussi turistici: +35,8% gli arrivi e +23,3% le presenze nel periodo considerato. E cresce di più la componente extralberghiera della ricettività: +45,2% di arrivi dal 2008 (addirittura +64,3% di arrivi stranieri) e +10,9% di presenze, a fronte rispettivamente del +17% e +6,4% riferito alla componente alberghiera. Sono proprio gli esercizi extralberghieri ad avere incrementato maggiormente il numero delle strutture attive (+36,9% dal 2008) e dei posti letto disponibili (+10,1%). Nel primo semestre del 2017 gli arrivi crescono di un ulteriore 4,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e le presenze del 5,3%: in soli sei mesi abbiamo avuto 2,7 milioni di visitatori in più, con oltre 10 milioni di pernottamenti aggiuntivi.