Sabato e domenica, Usini ospiterà il concorso enologico tra i più antichi in Sardegna, con novità importanti, musica, cultura e tradizione e un “Press tour” con giornalisti dal continente.
Il concorso enologico che premierà i migliori vini del hinterland, come tradizione ormai da 20 anni, ma anche degustazione di prodotti tipici, cultura sarda, musica, e danze tradizionali. Tutto in un’ intensa due giorni che, sabato e domenica, invaderà di sapori, profumi e colori le vie di Usini, la sua piazza Castello e la suggestiva Corte di Casa Diaz.
Torna Vini di Coros, appuntamento organizzato dall’amministrazione comunale, in una veste questa volta rinnovata per l’occasione del suo ventennale. Un lavoro importante che, questa mattina, è stato presentato in una breve conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune. In programma, sabato 27 e domenica 28 Maggio, oltre al tradizionale concorso di vini con il convegno finale e il Premio “Billia Cherchi” riservato al Cagnulari, anche la seconda edizione del Concorso popolare Ursinia, la tavola rotonda con intervento di professionisti del settore vinicolo e la manifestazione “A s’antiga moda” organizzata dal Gruppo folk San Giorgio.
Tra le novità, oltre alla serie di iniziative collaterali, sarà di grande rilievo la presenza di giornalisti che collaborano con importanti riviste enogastronomiche nazionali e che documenteranno, durante il loro tour, i vari momenti dell’iniziativa. Saranno presenti Massimiliano Rella, comunicatore, fotografo e giornalista, Enea Silvio Tafuro della rivista “I grandi vini” e Marco Giovenco, collaboratore di Atmosphere, rivista ufficiale della compagnia aerea Meridiana.
“Siamo particolarmente contenti e grati per tutto quello che è stato fatto per questa edizione – ha detto il sindaco Antonio Brundu – soprattutto per l’aspetto comunicativo, legato alla presenza di giornalisti e foto reporter che porteranno oltre mare l’immagine del nostro paese e del nostro territorio”.
Vini di Coros, come è stato ricordato in conferenza, è ormai da 20 anni un importante canale di unione tra i comuni, strumento ancor più valido in questo momento nel quale i piccoli enti sono chiamati ad associare le loro funzioni. “ Voglio ringraziare prima di tutto gli amatori e i produttori che hanno partecipato al Concorso enologico con circa 160 campioni” ha detto il vice sindaco e assessore all’agricoltura Giovanni Antonio Sechi. “Grazie anche ai produttori del concorso popolare Ursinia e alle dieci aziende vitivinicole (9 di Usini e 1 di Ossi) che domenica mattina esporranno e permetteranno la degustazione dei loro prodotti, riservata agli operatori del settore e a un numero ristretto di appassionati che dovranno prenotarsi per tempo”.
L’esperienza di Usini in materia vitivinicola fa anche da apripista a tutti gli altri 11 Comuni del Coros che, attraverso l’omonima Unione, hanno fortemente creduto in questa iniziativa. “Mi piace precisare con piacere – ha ribadito il vice sindaco – che per questa occasione, i 5 comuni storici del Coros (Ittiri, Uri, Ossi, Tissi e ovviamente Usini) saranno visitati dai giornalisti ospiti che documenteranno le eccellenze enogastronomiche, culturali e archeologiche del territorio”.
L’evento comincerà sabato mattina, dalle 9,30, con la degustazione e valutazione dei campioni da parte delle commissioni esaminatrici.
Al pomeriggio, dalle 17,30 presso l’Auditorium comunale, il Convegno dal titolo “Vino e turismo”, con gli interventi del professor Severino Zara (Università di Sassari), il dottor Antonio Montinaro dell’Agenzia Laore, il vice sindaco di Usini, l’enologo Pier Michele Chessa e il giornalista Max Rella.
Nella serata di sabato, dopo le premiazioni, Corte Diaz e piazza Castello ospiteranno la seconda edizione del concorso popolare enologico Ursinia nel quale, al costo di 15 euro, si potranno degustare 21 campioni di vino presentati in forma anonima, accompagnati da pietanze locali e con la possibilità, per ciascun partecipante, di esprimere la propria valutazione sul vino. La serata sarà animata dai canti e balli tradizionali, grazie alla partecipazione del Coro di Usini, il gruppo folk San Giorgio, il gruppo folk Maria Bambina e la scuola di canto Boghes de Logudoro, con l’accompagnamento dell’organettista Giuseppe Cubeddu.
Domenica 28 Maggio, alle ore 9,30 presso l’Ex Ma, tavola rotonda dal titolo “Vini di Coros: i primi 20 anni”, con la partecipazione di Roberto Dessanti (Presidente regionale A.I.S), Pierpaolo Fiori (Agronomo e delegato provinciale A.I.S.), Enea Silvio Tafuro, giornalista de I Grandi Vini e Tommaso Sussarello, editore dell’Associazione Stampa Agroalimentare. Dalle ore 12, degustazione dei vini delle aziende vitivinicole accreditate, riservato a buyer, giornalisti, operatori del settore e a un numero di appassionati che potranno prenotare presso l’associazione Origines al numero 339.6549236.
Nella serata, la manifestazione “A s’antiga moda” con la presenza di oltre 200 figuranti in costume sardo, provenienti da numerosi centri della Sardegna, che invaderanno di colori le vie del paese, concludendo con una sfilata di costumi in Corte Diaz, presentata da Ilaria Tucconi, dove ci sarà la seconda serata del Concorso popolare Ursinia. La festa sarà allietata dagli organettisti Giuseppe Cubeddu e Antonello Falchi che suoneranno le danze tradizionali sarde. “L’intento è quello di riportare il ballo in piazza – ha detto il presidente del gruppo Gavino Piras – lasciando che sia la gente a ballare liberamente, senza uno spettacolo predefinito. Il ballo sardo nasce in piazza e noi vogliamo far rivivere una serata, appunto “a s’antiga moda”. Ospiti d’onore i cantori del Coro Logudoro di Usini. La manifestazione, organizzata dal gruppo folk, partirà al mattino con una mostra dell’abito tradizionale usinese, sempre in piazza Castello.
La due giorni è promossa dal Comune di Usini in collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, l’Agenzia territoriale Laore, l’A.I.S., l’Unione dei Comuni del Coros, la Compagnia barracellare di Usini, l’associazione culturale Origines e il gruppo folk San Giorgio. L’evento è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale, Banco di Sardegna, l’associazione nazionale Città del Vino, Re. Ce. Vin (Rete europea delle città del vino) e dal Movimento Turismo del Vino.