Un Primitivo tra gli ulivi secolari

24/07/2019

Siamo un’azienda a conduzione familiare, situata nella piana fasanese tra la bella Città Bianca (Ostuni), il Mare Adriatico con suggestive distese di sabbia, il Parco Nazionale delle dune costiere e le colline della Valle D’Itria. Su questo tratto di terra vi sono degli ulivi che il mondo ci invidia, il solo guardarli racconta tante storie, come quella della nostra famiglia, che nasce come frantoio oleario nel 1955 grazie alla passione di Nonno Donato Barnaba e poi si accresce con la lavorazione delle uve in seguito all’affiancarsi del figlio Piero. Chi vi racconta questa storia sono Donato e Giovanni Barnaba, figli di Piero, i quali credono che in un mondo multimediale vada trasmessa un’identità riconoscibile ed unica capace di esprimere, attraverso le sensazioni gustative e olfattive regalate da prodotti di qualità, la storia e il lavoro dell’uomo e della sua terra.

La materia prima è di fondamentale importanza e con essa anche la sua raccolta. Questi aspetti sono punti essenziali per l’Azienda Monsignore che da anni ha instaurato rapporti diretti e continuativi con distinte aziende viticole. La raccolta è rigorosamente manuale, effettuata in cassette per far sì che il prodotto rimanga integro durante il trasporto in cantina dove avviene la vinificazione. I vini vengono poi stoccati per quasi un anno in affinamento a temperatura e umidità controllate.

Nella nostra piccola cantina curiamo, con la stessa passione che diamo all’olio, la trasformazione delle uve del nostro territorio (Valle d’Itria, Alto Salento, Bassa Daunia, Castel del Monte) dalla pigiatura fino all’imbottigliamento usufruendo di attrezzature all’avanguardia. In ambienti salubri e incontaminati tutelando la salute del nostro cliente. I nostri vini da tavola sono: il bianco della Bassa Daunia e Valle d’Itria, il rosato dell’Alto Salento, e i rossi Alto Salento e Bassa Daunia.

Il Salento IGP Primitivo U Prematicce 2017 ha vinto una Medaglia d’Oro al Concorso Enologico Internazionale Città del Vino 2019: vendemmiato nell’ultima settimana di agosto, lasciato macerare per 7-8 giorni a 23°c con frequenti rimontaggi e poi fermentare in serbatoi di acciaio, è un vino rosso con riflessi violacei, fruttato con note di mora, è ottimo in abbinamenti a carne e selvaggina o formaggi stagionati.