E’ stato ratificato lo scorso 21 aprile a Creta il Protocollo di Intesa che per il 2018 attribuisce il riconoscimento di “Città Europea del Vino” a due municipalita’: Torres Vedras/Alenquer, in Portogallo, e Rethimnos, in Grecia. Alla firma dell’atto erano presenti il Presidente di Recevin Josè Calixto, i Sindaci di Torres Vedras/Alenquer e Rethimnos, i rappresentanti di AMPV e ACEVIN (le associazioni portoghese e spagnola delle Città del Vino), il Presidente dell’Associazione nazionale delle Città del Vino Floriano Zambon, il Presidente ad honorem della Federazione Europea Iter Vitis Paolo Benvenuti e Marco Razzano, membro del CDA di ANCV e rappresentante del Comune di Sant’Agata dei Goti (Benevento).
Recevin – la rete formata dalle Associazioni Nazionali del Vino presenti negli 11 paesi membri (Germania, Austria, Bulgaria, Slovenia, Spagna, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Portogallo e Serbia) per un totale di quasi 800 città di tutta Europa – assegna il ruolo di capitale della cultura enologica del vecchio continente ogni anno ad un paese diverso, ponendolo al centro dell’attenzione dell’Europa e del mondo nel promuovere la cultura, l’identità, i paesaggi e i territori del vino. Con la novità del doppio conferimento del titolo del 2018 si è giunti alla VII edizione, dopo quella di Cambados in Galizia (Spagna) nel 2017, Valdobbiadene-Conegliano nel 2016, Reguengos de Monsaraz (Portogallo) nel 2015, Jerez de La Frontera (Spagna) nel 2014, Marsala (Italia) nel 2013 e Palmela (Portogallo) nel 2012.
Il programma “Città Europea del Vino 2018 – Torres Vedras/Alenquer” ha avuto la sua apertura ufficiale lo scorso marzo con il Gala realizzato nella Sala del Consiglio del Municipio di Lisbona alla presenza di Luigi Capoulas Santos, Ministro dell’Agricoltura, della Foresta e dello Sviluppo Rurale del Portogallo, che aveva già dichiarato il massimo sostegno del suo ministero al successo del programma e che ha dichiarato: “Torres Vedras e Alenquer producono il 75% del vino compreso nella parte superiore delle denominazioni della regione di Lisbona. Con un’area combinata che rappresenta il 32% del totale della regione occidentale, sono due delle contee portoghesi con la più alta tradizione di vini rossi, bianchi e rosé. L’agricoltura locale è quindi essenzialmente caratterizzata da vigneti. Nel caso di Torres Vedras ciò si riflette in un’area di circa 6.073 ettari, densamente abitata e con un numero di fattorie che raggiunge le 2.885 unità. Alenquer ha una superficie vitata di oltre 8.000 ettari, distribuita tra circa 40 aziende e una produzione di 248.000 ettolitri di vino. Qui possiamo trovare la più grande fattoria del paese e una delle più grandi del mondo, Casa Santos Lima, e la cantina cooperativa con la maggiore produzione nazionale, 42 mln di litri di vino (nel 2016), la Cooperativa Ventosa di S. Mamede. La viticoltura è anche diventata la principale attività economica di Torres Vedras, che conta 63 varietà identificate ed un’area di oltre 3200 ettari di vitigni ancora da identificare. Anche ad Alenquer la vigna è la principale produzione della contea, con le zone di Merceana, Labrugeira e Olhalvo responsabili del 20-25% del vino della regione occidentale. Torres Vedras e Alenquer rappresentano infine due denominazioni di origine della regione di Lisbona, che insieme ai vini regionali contribuiscono ad accrescere il prestigio del loro territorio.”
Con il Memorandum of Understanding firmato a Creta, anche Rethimnos è stata ufficialmente proclamata “Città Europea del Vino – Dyonisos 2018”, con l’obiettivo di rendere possibile la creazione di una rete nazionale greca delle città del vino.Situata lungo la costa settentrionale di Creta che si affaccia sul Mar Egeo, Rethimnos ospita uno dei vigneti più vasti dell’intera Grecia, in termini sia di dimensioni che di produzione (il 20% del totale nazionale, pari a 950.000 ettolitri di vino). L’armonioso clima mediterraneo, caratterizzato da leggeri venti ed estati soleggiate, é influenzato positivamente dalle montagne e dal mare che garantiscono alle viti un microclima dalle proprietà uniche. Quattro le diverse varietà di uva coltivate: Vilana per i vini bianchi, Kotsifali e Mandilari per i vini rossi e rosé e Liatiko per alcuni vini rossi anche dolci. E quattro le aree tutelate dalle denominazioni di origine: Peza (vino bianco o rosso, secco), Arhanes (vino rosso), Dafnes (vino rosso, dolce e secco) e Sitia (vino rosso, dolce e secco).
Della plurimillenaria tradizione vitivinicola dell’Isola ha parlato il Sindaco di Rethimnos, George Marinakis, che nel suo discorso di benvenuto alla cerimonia ha ricordato le tante iniziative dedicate alla promozione del vino: dal Diet Festival e dalla Feast of Saint George the Methyst alla sistematica partecipazione delle aziende vinicole e degli operatori turistici locali alle manifestazioni nazionali e internazionali incentrate su questo tema. Marinakis ha, inoltre, sottolineato “l’impegno delle giovani generazioni di vitivinicoltori ed enologi verso un continuo aggiornamento delle tecniche e delle competenze per incrementare la qualità dei loro prodotti ed offrire ai visitatori la possibilità di sperimentare e godere la ricchezza delle diverse varietà del vino cretese” ed ha promesso che “la cooperazione con Recevin sarà ulteriormente rafforzata con scambi di know-how, la conoscenza delle specificità reciproche che sono alla base delle identità territoriali dei paesi della rete e la costruzione di relazioni basate su amicizia e rispetto, che sono le garanzie più sicure per il benessere sociale ed economico delle comunità”. (di Alessandra Calzecchi Onesti)
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