TerraNobile Montepulciano, la nuova associazione di produttori

27/02/2018

PRESENTATA L’ASSOCIAZIONE TERRANOBILE MONTEPULCIANO

Come non essere soddisfatti del risultato ottenuto con la presentazione dell’Associazione TerraNobile Montepulciano? Al di là delle classifiche qualitative che, molto giustamente, i giornalisti non stanno facendo perché hanno compreso il vero spirito del gruppo, unanimemente si riconosce ai 10 produttori il classico “lancio del cuore al di là dell’ostacolo” del quale la Denominazione ha da tempo bisogno. Troppo spesso infatti le è stata rimproverata l’assenza di uno stile definito che potesse distinguere un Nobile di Montepulciano dalle altre famose Denominazioni toscane. Pur presentando la vendemmia 2015, prodotta quando il gruppo ancora non si incontrava sistematicamente con un preciso obbiettivo come invece fa da un anno a questa parte, si coglie nei vini il desiderio di tutti di mettere in evidenza e valorizzare le caratteristiche specifiche di questa zona di produzione e, nell’ambito di essa, delle aree produttive e dei diversi vigneti. Nell’ultimo anno, avendo appunto lavorato costantemente insieme, i produttori si sono potuti confrontare sul piano tecnico e stanno affinando le idee e gli obiettivi produttivi che già avevano in comune. L’anno “0” sarà quindi il 2018, ma fin da ora è chiaro che è già molto ciò che avevano in comune.

E’ infatti con la vendemmia 2018 che il regolamento elaborato (più restrittivo rispetto a quello dell’attuale Disciplinare di Produzione) verrà applicato al 100% da tutti gli associati e da chi, da ora in poi, vorrà aderire all’associazione.

Esclusivo utilizzo di vitigni autoctoni (minimo 85% di Sangiovese e/o Prugnolo gentile, 15% di vitigni autoctoni toscani), riduzione delle rese ad un massimo di 50 Hl per Ha contro i 56 del Disciplinare. Nessuna possibilità di aumentare del 20% la produzione di uve in annate particolarmente favorevoli come previsto dal Disciplinare. Progressivo e rapido indirizzo verso una produzione eco sostenibile e comunque adesione al protocollo della “Lotta Integrata” così come previsto dai dettami della Regione Toscana. Nessuna pratica di cantina finalizzata a snaturare la qualità di partenza delle uve con tecniche invasive tanto dal punto d vista meccanico che chimico.

Fin dal 1 Marzo di quest’anno i soci comunicano formalmente all’Associazione quali sono le particelle catastali dei loro vigneti che intendono destinare alla produzione di vini a marchio TerraNobile e su quelli si impegnano a seguire la suddetta autoregolamentazione.

E’ prevista l’organizzazione di corsi di formazione per i collaboratori aziendali al fine di approfondire tecniche di produzione nei vigneti ed in cantina con l’apporto di esperti adeguati allo stile produttivo del gruppo.

L’associazione ha chiarito bene che non ci sono intenti divisori nell’ambito della Denominazione, ma solo il desiderio di iniziare da subito a portare avanti obbiettivi condivisi che verranno proposti anche al Consorzio (definito “interlocutore privilegiato” dal loro Statuto) perché intraprenda il necessario percorso affinché tutti i produttori possano confrontarsi su questi temi e quindi, si augurano, decidere una modifica al Disciplinare di produzione.