Tecnologia e pratiche biodinamiche per “ascoltare” l’annata 2018

21/08/2018

Il rispetto del suolo e dell’ambiente come modello della viticoltura del territorio passa anche attraverso il riappropriarsi delle buone pratiche e il non forzare il ciclo naturale delle cose, in una sorta di approccio epistemologico volto a valorizzare la biodiversità. 

Così si opera all’interno del microcosmo di Podere Forte, azienda agricola toscana da sempre alla ricerca della qualità assoluta del suo vino nella piena considerazione della terra e delle energie vitali del contesto in cui opera. Uno sguardo verso il passato per lanciarsi nel futuro con la consapevolezza di essere portavoce del messaggio autentico del proprio territorio. Seguendo questa traiettoria gli interventi sostenibili in vigna sono attuati quotidianamente in modo sinergico rispetto all’ambiente naturale in cui avvengono. 

UN’ANNATA “DA ASCOLTARE” 

L’annata 2018 si presenta sicuramente diversa rispetto alla precedente, generalmente più fresca con picchi di piovosità intensi raggiunti nei mesi di aprile e maggio. Non sono inoltre mancati episodi di abbassamenti termici importanti che condizioneranno i quantitativi dei vigneti a Sangiovese. 

Osservareascoltare i vigneti è stato dunque fondamentale per intervenire in modo mirato e di sostegno preventivo, grazie anche a tecnologie all’avanguardia. Sin dal mese di aprile le operazioni sul verde, prioritarie per un’azienda biodinamica, son state ricondotte alla scelta dei germogli e alla gestione della pianta per metterla nelle migliori condizioni di accogliere i trattamenti. 

Due sono state le lavorazioni, in parallelo: da un lato l’utilizzo di trattamenti anticrittogamici, nel rispetto del disciplinare biodinamico, con zolfo in polvere e una piccola percentuale di rame, unitamente all’uso della poltiglia bordolese. Quest’ultima, solfato di rame neutralizzato con gesso con elevata efficacia contro i crittogami della vite, opera prevalentemente con un’azione coprente su tutta la pianta. D’altro lato è stato messo in atto il trattamento biodinamico suddiviso nell’utilizzo del corno letame e del corno silice. 

«La scelta di operare con l’applicazione biodinamica 501 corno silice ha la proprietà di donare luminosità alle piante», spiega l’enologo storico di Podere Forte Cristian Cattaneo. «Questo è importantissimo poiché favorisce il crescere dei tralci del vigneto e come tale rappresenta elemento di positiva, generale, crescita verticale. Anche la gestione del verde è fondamentale: apparati fogliari ben areati evitano zone di accumulo di umidità e favoriscono l’efficacia del trattamento». 

Vengono dunque pianificati e messi in atto interventi diversificati in un’ottica di prevenzione, nel rispetto delle differenti tipologie dei terreni (argilloso, galestroso) e con uno sguardo di azione mirato per una gestione il più efficace possibile. 

«Siamo all’inizio dell’invaiatura», continua l’enologo Cristian Cattaneo. «Ci apprestiamo alla selezione dei grappoli effettuata in relazione ad ogni tipo di suolo e vitigno. Questa operazione ha lo scopo di mettere in equilibrio ciascuna vite e ricercare la maturazione ideale dei singoli grappoli». 

A Podere Forte il rispetto dell’ambiente si concretizza in vigna anche nell’utilizzo di nuovi macchinari: trattori super leggeri, con componenti in alluminio, per non compattare il terreno. In azienda per il secondo anno consecutivo è stato introdotto l’uso di droni per monitorare i vigneti, migliorando la manutenzione degli impianti vitati, al fine di effettuare interventi mirati e una mappatura di vigoria. La veduta aerea del vigneto consente di verificarne lo stato, riscontrare le più piccole fallanze e prevenire gli interventi fitosanitari. Podere Forte sta inoltre effettuando, in fase sperimentale, su piccole parcelle di seminativo, l’utilizzo dei droni per trattamenti biodinamici (valeriana, ortiche, propoli, ecc.). Trattamenti diffusi con droni in alternativa a passaggi con trattori, diminuendo ulteriormente la compattazione del suolo, favorendo la permeabilità dei microrganismi e riducendo a zero il danno alle colture. Il progetto è in continua fase di studio: sono testati prototipi e nuovi materiali sempre più efficienti. Tutto ciò rappresenta una grande ed importante sfida: tecnologia all’avanguardia per una nuova agricoltura di precisione nel pieno rispetto dell’ambiente. 

 

 

Podere Forte è una azienda agricola di Castiglion d’Orcia. Antica e moderna. Tradizionale e futuribile. Governata secondo criteri scientifici e biodinamici. Retta da un ecosistema perfetto e autosufficiente in grado non solo di conservare l’esistente, ma di migliorarlo. Un Podere in cui la diversità viene armonizzata e ricondotta ad un principio unico, dove la qualità a tutti i costi viene ricercata nel pieno e totale rispetto per l’ambiente. Al Podere si producono tre vini: Petrucci Orcia Doc, Guardiavigna Toscana Igt e Petruccino Orcia Doc.

 

Per maggiori informazioni e prenotazioni visitare i siti web www.podereforte.it e www.osteriaperilla.it

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