Con la partecipazione a Passitaly, la kermesse interamente dedicata alla celebrazione dei vini passiti naturali del Mediterraneo, la storica azienda siciliana ha rinnovato il suo impegno per la promozione e tutela della viticoltura eroica pantesca. Un ricco programma che, dal 7 al 10 settembre, ha portato giornalisti della stampa generalista e di settore alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, naturali e storiche della splendida isola vulcanica.
Sabato 9 settembre il programma della Pellegrino prevedeva la visita nei vigneti dove si coltiva lo zibibbo ad alberello pantesco, patrimonio dell’Umanità Unesco, l’incontro con i contadini giovani e anziani che raccontano le tecniche della loro “viticoltura eroica”, la visita nella cantina, dedicata appunto alla produzione di moscati e passiti dell’isola.
A seguire, ospiti della Pellegrino hanno partecipato ad una cena all’interno di un luogo unico e incantato, aperto per la prima volta ad un selezionato e ristretto gruppo di giornalisti: un giardino pantesco che rappresenta un unicum nel panorama dei numerosi giardini di Pantelleria, le tipiche costruzioni dell’isola utilizzate dai contadini panteschi per custodire gli alberi di agrumi al riparo dalla forza del vento.
Il giardino, nascosto all’interno della Tenuta Borgia, a Salto la Vecchia, dietro l’isola, è stato eretto in epoca ottocentesca, e spicca per le sua forma e dimensioni. La dimensione è assolutamente eccezionale ed inusuale, con una lunghezza di 21 metri e larghezza di 11 metri. Altrettanto originale è la sua forma, non circolare come i classici giardini dell’isola, bensì costruito su base rettangolare. Le possenti mura a secco custodiscono 8 alberi di limoni distribuiti lungo i due lati maggiori e serviti da un impianto di irrigazione originale. Due palme dattilifere svettano al centro della corte. Di particolare pregio architettonico il bordo superiore inclinato verso l’interno che, oltre a contribuire alla stabilità complessiva dell’edifico, favorisce l’irraggiamento solare durante quasi tutto l’arco del giorno.
Un amore a prima vista quello di Cantine Pellegrino con Pantelleria. L’isola è nota per il suo paesaggio unico, difficile, che ha costretto l’uomo a trovare soluzioni per sopravvivere. Elementi naturali, come cave e faraglioni, si alternano all’opera dell’uomo: antiche vestigia archeologiche e capolavori d’architettura rurale come giardini e dammusi con i loro i muretti a secco fanno parte di un paesaggio la cui unicità è il frutto di un millenario sposalizio con il territorio, che trova esaltazione nella coltivazione del prodotto principe dell’isola: lo zibibbo.
L’avventura di Cantine Pellegrino sull’isola prende avvio nel 1992 con la realizzazione di una cantina di proprietà, specializzata nella produzione di vini da uva Zibibbo. Oggi Cantine Pellegrino è leader del mercato nella produzione di vini di Pantelleria e sull’isola il 65% della produzione è da attribuire proprio a Pellegrino, che ha un peso del 80% all’interno del Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei vini DOC dell’Isola di Pantelleria. Inoltre, attraverso la gestione di oltre 400 ettari di vigneto, coltivati direttamente dai vignaioli locali, un sapere che si tramanda di generazione in generazione, da padre in figlio, la Pellegrino è attivamente impegnata nella tutela del lavoro del viticultore e della sostenibilità della delicata economia del microcosmo pantesco.