Sagrantino, 4 stelle all'annata 2012

22/09/2017

Si apre con ottimi presupposti Anteprima Sagrantino 2012, appuntamento enologico del Consorzio Tutela Vini Montefalco, volto ad allargare la cultura delle denominazioni montefalchesi presso gli addetti ai lavori.

E’ il debutto sul mercato dell’annata 2012 del Montefalco Sagrantino DOCG il tema portante della prima giornata: quattro stelle attribuite dai tecnici a un’annata decretata ottima. Se n’è parlato questa mattina, presso il Complesso Museale San Francesco, alla presenza delSindaco di Montefalco, Donatella Tesei, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria,Fernanda Cecchini, del Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco, Amilcare Pambuffetti, dell’enologo Maurizio Castelli e dell’agronomo Giovanni Bigot.

Montefalco Sagrantino DOCG, valutazione annata 2012. Nonostante l’andamento caldo e siccitoso, da settembre fino a metà ottobre, le temperature fresche e la buona escursione tra giorno e notte – con piogge ben localizzate – hanno consentito alle piante di portare avanti la maturazione in modo ottimale.  Anche la raccolta è stata nella media del periodo – seconda decade di ottobre – e, grazie alle caratteristiche del Sagrantino, è stato possibile ottenere una maturazione tecnologica ottimale. “Complessivamente il 2012 è stata un’ottima annata per i vitigni più tardivi come il Sagrantino. Le bucce molto sane e resistenti hanno dato la possibilità di effettuare macerazioni lunghe. Buon equilibrio dei vini e morbidezza dei tannini hanno dato vita a vini tendenzialmente pronti rispetto alla precedente annata – spiega l’enologo Maurizio Castelliil Montefalco Sagrantino DOCG 2012 ha registrato sicuramente una produzione inferiore caratterizzata, però, da uve con ottimi livelli sanitari che lasciano presupporre un grande successo, utile ad esprimere il potenziale di questa Regione”.

Vendemmia 2015 dei vini di Montefalco. Positivo anche il parere sulla vendemmia 2015 con previsioni di resa incoraggianti sia per il Montefalco Sagrantino DOCG sia per il Montefalco Rosso Doc. L’annata è risultata molto interessante dal punto di vista qualitativo con uno stato sanitario ottimale e una maturazione completa delle uve: “Si avranno vini di grande struttura e complessità. I presupposti sono quelli di un’annata perfetta, eccezionale e di prima qualità per un vino come il Sagrantino” conclude Castelli.

Produzione, vendita ed export. L’andamento quantitativo degli ultimi cinque anni ha segnato una importante crescita per le denominazioni montefalchesi. Stando all’analisi dei dati, il Montefalco Sagrantino DOCG ha raggiunto, nel 2015, una produzione potenziale di 2 milioni di bottiglie con un aumento del 16% circa rispetto al 2011. Mentre per il Montefalco DOC, con 4 milioni di bottiglie potenziali nel 2015, la crescita è stata del 36% (rispetto al 2011).

Insieme alla produzione, salgono anche le vendite: +17% negli ultimi dodici mesi. Il valore dell’export passa dal 45% al 60% con un ampliamento dei principali mercati di destinazione: a Stati Uniti (25%), Germania (12%), Belgio (4%), Danimarca (4%) e Svizzera (4%) si aggiungono Cina (7%), Inghilterra (4%), Giappone (4%), Canada (4%), Olanda (4%) e Hong Kong (2%) con aperture verso Austria, Australia, Finlandia, Svezia, Polonia, Russia, Lussemburgo, Brasile e Lettonia. “La nostra realtà ha subìto un risveglio caratterizzato da vivacità ed energia. La rosa dei produttori del territorio è fatta di storie differenti ma ugualmente interessanti e per il prossimo futuro puntiamo a promuovere con maggiore impegno questa ‘meraviglia di Montefalco’ grazie alla sinergia con le istituzioni” spiega Pambuffetti.

Sviluppo dell’area. L’incremento dell’occupazione nell’area del Sagrantino si è attestata intorno al 3%. Nell’ultimo anno, inoltre, il Comune di Montefalco ha registrato +22% di attività produttive. Di rilevante importanza turistica è stato, poi, il progetto della “Madonna della Cintola” che ha prodotto per il Complesso Museale San Francesco un +27% di presenze rispetto al 2014 e un +65% nel periodo agosto/dicembre rispetto all’anno precedente. “Quello di Montefalco è un territorio in movimento che fa del binomio arte e cultura la sua carta vincente. Continueremo a perseguire l’unicità propria del nostro territorio promuovendo i beni artistici e culturali insieme ai gioielli della nostra enogastronomia” dice Donatella Tesei.

Sul tema interviene anche l’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria,Fernanda Cecchini:”Questo modello di promozione della risorsa Umbria implica la fusione di tutte le realtà territoriali al fine di poter concorrere con qualità e specificità a livello nazionale. Solo attraverso la sinergia, che in questo territorio è possibile sviluppare, riusciremo ad esprimere lo stesso equilibrio di una bottiglia di vino, che racconta l’impegno e gli sforzi produttivi ma anche e soprattutto la storia, la cultura e l’arte di un territorio”.

Progetto Grape Assistance. A Montefalco, da alcuni anni, è in corso di sviluppo un progetto per valorizzare e salvaguardare dell’identità produttiva e culturale del territorio d’eccellenza di produzione del Sagrantino DOCG.  Il progetto, denominato “New Green Revolution”, nasce proprio con l’obiettivo di creare un protocollo di produzione sostenibile in campo vitivinicolo capace di valorizzare i vini di Montefalco sui mercati internazionali. “La rivoluzione verde sperimentata a Montefalco abbraccia un concetto ampio di sostenibilità che si misura nella capacità del territorio, e delle sue aziende, di strutturare un modello economico per un nuovo livello di qualità del prodotto” racconta Bigot.

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