Presentato lo scorso 28 gennaio a Milano il II Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2019, stilato da Roberta Garibaldi, professore presso l’Università degli studi di Bergamo e Ambasciatore per l’Italia della World Food Travel Association, e dei Board del World Gastronomy Institute e dell’International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism.
Il ruolo dell’enogastronomia nel turismo si rafforza (solo nell’ultimo anno il turismo del gusto è aumentato del 48%) e si articola sia sul fronte del comportamento del turista che su quello dell’offerta, delineando nuove opportunità di sviluppo futuro per gli operatori e i territori. Dalla cultura del territorio si passa al viaggio esperienziale e ad affermarsi è il concetto di “paesaggio enogastronomico”, ovvero l’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotti tipici che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta di un viaggio. Tra i turisti enogastronomici le regioni più amate sono Sicilia, Toscana e Puglia, mentre Napoli, Roma e Firenze sono le città che hanno riscosso il maggiore consenso. Spagna e Francia sono i paesi più graditi dai turisti italiani con Parigi, Barcellona e Madrid mete preferite tra le città straniere.
Il Rapporto – eseguito con la supervisione scientifica della World Food Travel e dell’Università degli studi di Bergamo, col patrocinio di Mipaaft, ENIT, Federculture, ISMEA, Fondazione Qualivita e Touring Club Italiano, in collaborazione con docenti di Università italiane ed esperti di settore – è una ricerca sul settore che restituisce un quadro dettagliato di questo segmento turistico e ne delinea le principali tendenze dal punto di vista della domanda e dell’offerta.
La prima sezione è interamente dedicata alla presentazione del comportamento dei turisti italiani e della loro attitudine a partecipare ad esperienze enogastronomiche in viaggio, con approfondimenti specifici su vino e birra e ai differenti profili del turista. La seconda sezione contiene dati statistici relativi alle diverse componenti dell’offerta eno-gastro-turistica italiana, offrendo uno spaccato della situazione a livello regionale; in alcuni casi, non essendo disponibili database nazionali, si è cercato chi avesse un database parziale ma significativo, ed analizzato quello per avere almeno una visione parziale del fenomeno. Nella sezione finale, oltre a buone pratiche internazionali, si riportano le opinioni dei presidenti delle principali associazioni operanti in Italia nel turismo e nell’enogastronomia e una sintesi delle principali evidenze dell’indagine, con un dettaglio sulle implicazioni che ne derivano.
INDICE DEL RAPPORTO
Introduzione
Gli italiani in viaggio: l’enogastronomia
Il viaggio enogastronomico: Interesse e propensione
La scelta della meta del viaggio: Gli elementi determinanti
Comportamento in viaggio: Le esperienze
I desideri degli italiani
Sostenibilità: Le abitudini degli italiani
La segmentazione dei foodies: Dal gourmet al creativ
Il turista enogastronomico italiano
Il profilo del turista enogastronomico
Il turista del vino
Il turista della birra
Analisi dell’offerta
I prodotti di eccellenza
La ristorazione
Gli agriturismi
I musei legati al gusto
Le aziende vitivinicole
I birrifici
I frantoi
Focus: Le start-up
Gli eventi
Il social eating
Le Strade del Vino e dei Sapori
Le Città del Gusto
Le entrate turistiche
L’intermediazione
L’offerta della ‘destinazione Italia’ nei Tour Operator stranieri
La vendita delle esperienze enogastronomiche online: l’Italia del cibo nelle principali piattaforme
Le regioni italiane: un confronto tra domanda e offerta
Il turismo enogastronomico nel mondo
Best practice internazionali
Le opinioni delle associazioni
Conclusioni
Gruppo di lavoro
Glossario
Riferimenti bibliografici e sitografia