Questa è una storia di come una passione sia diventata business, che a sua volta si è sviluppato divenendo fonte d’ispirazione per un intero settore. Mi riferisco alla Castel Winery, conosciuta ufficialmente come Domaine du Castel, che dopo 25 anni di attività rimane un pioniere nella realtà vinicola israeliana, un patrimonio nazionale.
L’attore principale e fondatore, proprietario ed enologo è Eli Ben Zaken. Cosmopolita di partenza, nato in Egitto, istruzione e studi tra Italia e Inghilterra, ristoratore di fama a Gerusalemme ed enologo “casalingo”, nel 1988 ha piantato alcune viti nella sua tenuta di Ramat Raziel, nelle Judean Hills, sia per divertimento che per curiosità. E’ un autodidatta, che ha imparato attraverso tentativi ed errori, con il manuale di enologia di Emile Peynaud in mano, e ha assunto le sue decisioni non sulla base di grandi progetti ma piuttosto su intuizioni, buon senso, un tocco di stile ed un insita ammirazione per tutto ciò che è francese: ha chiamato il suo vino Castel, come un vicino maniero dell’epoca delle crociate, ed in etichetta le Judean Hills vengono descritte come Haute Judée.
Ha poi chiamato il suo primo vino, il 1992, Grand Vin. Nel 1995 Dalia Penn-Lerner (attrice, gourmet e giornalista) ha portato una bottiglia alla Serena Sutcliffe MW capo dipartimento vino della Sotheby’s. Uno sparo al buio col rischio venisse ignorato. Fortunatamente Serena Sutcliffe non solo lo degustò ma si diede anche pena di rispondere, descrivendolo come il miglior vino israeliano da lei mai assaggiato. Questo riscontro incoraggiò Ben Zaken a trasformare l’hobby in business.
Alla fine Castel è diventato un’icona nel mondo ebraico da quando nelle vendemmie 2002/2003 si è certificato kosher senza che ciò influisse sulla qualità. Infatti, dopo questo grande passo, i riconoscimenti internazionali sono stati maggiori e migliori, dimostrando una volta per tutte che il fatto di essere kosher non costituisce discriminante per la qualità.
Prima cantina israeliana ad essere scelta quale “wine of the month” dalla rinomata rivista Decanter, oltre ad essere selezionata ed inclusa (unica azienda israeliana) nel libro World’s Greatest Wines di Michel Bettane e Thierry Desseauve, ha ottenuto quattro stelle nella guida di Hugh Johnson e punteggi sempre altissimi da Robert Parker, anche sul Rosè e sul Petit Castel, quello che i francesi chiamano “le second vin”. (tratto da Adam Montefiore – Jerusalem Post)
Importato e distribuito da Supergal – www.supergal.it
UN MONDO DI VINO NELLA VERA TRADIZIONE KOSHER