Olio e Vino uniti nel registro delle Associazioni delle Città di Identità

21/02/2025

FIRMATI I DECRETI ATTUATIVI DELLA LEGGE “MADE IN ITALY” CHE ALL’ART. 40 ISTITUISCE IL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELLE CITTÀ DI IDENTITÀ. SODDISFAZIONE ESPRESSA DA MICHELE SONNESSA, PRESIDENTE DELLE CITTÀ DELL’OLIO, E DA ANGELO RADICA PRESIDENTE DELLE CITTÀ DEL VINO: “RISULTATO STORICO OTTENUTO GRAZIE AL SUPPORTO DELL’ON. PINO BICCHIELLI E ALL’IMPORTANTE CONTRIBUTO DATO ALLA STESURA DALLE CITTÀ DELL’OLIO E LE CITTÀ DEL VINO”.

Le Città di Identità sono una realtà…certificata. Dopo mesi di lavoro congiunto tra gli attori coinvolti, a gennaio è arrivata l’attesa firma del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in calce ai decreti attuativi della Legge Made in Italy che all’art. 40 istituisce il Registro delle Associazioni nazionali delle Città di Identità. Un risultato storico ottenuto grazie al supporto dell’On. Pino Bicchielli, che è riuscito a trasformare una sua proposta di legge (presentata nel luglio 2023) in un emendamento della Legge sul Made in Italy, divenuto poi il richiamato art. 40 e anche all’importante contributo dato nella stesura dei decreti dalle Associazioni nazionali Città dell’Olio e Città del Vino.

“Siamo particolarmente soddisfatti ed orgogliosi di aver raggiunto questo ambizioso traguardo – ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio – da oggi abbiamo uno strumento in più per dare concretezza e valore alle politiche di valorizzazione delle produzioni locali attraverso il coinvolgimento diretto di olivicoltori, operatori turistici e della ristorazione delle tante Città di Identità che intorno ai prodotti di eccellenza del Made in Italy quali l’olio EVO, hanno costruito vere e proprie comunità identitarie. Il Ministero ha dimostrato di credere nell’impegno trentennale profuso dalle Città dell’Olio e dalle Città del Vino nella valorizzazione delle identità e le produzioni tipiche locali e del turismo di comunità che affonda le sue radici nel racconto delle storie dei custodi del nostro immenso patrimonio oleoenogastronomico. L’istituzione del Registro nazionale delle associazioni di Città di identità è una grande opportunità – per la quale siamo grati all’On. Pino Bicchielli – sta a noi coglierla”.

“La notizia è molto importante – ha affermato Angelo Radica, Presidente delle Città del Vino – perché di fatto certifica finalmente il ruolo delle nostre Associazioni anche nel rapporto con il Ministero dell’Agricoltura, un ruolo che ci vede protagonisti perché siamo espressione diretta delle esigenze dei territori. È con soddisfazione che leggo tra i requisiti richiesti per essere ammessi nel Registro, che sono state sottolineate le principali finalità espresse dai nostri Statuti, dalla tutela dei paesaggi rurali alla sostenibilità, dallo sviluppo del turismo rurale al tema della
coesione sociale e della tutela dei beni comuni. Evidentemente abbiamo saputo esprimere con chiarezza e con forti motivazioni le nostre idee fondative, oggi così chiaramente richiamate. Un grazie particolare va all’On. Pino Bicchielli che ci ha accompagnato in questo percorso”.

Per essere iscritte nel Registro, le Città di Identità̀ devono essere costituite in forma di associazione riconosciuta e senza scopo di lucro ed avere come finalità̀ il sostegno e lo sviluppo della qualità̀ delle produzioni agricole e dei territori delle città di identità̀ associate. Inoltre devono essere strumento tramite il quale siano possibili iniziative e servizi nel campo della tutela, del sostegno alla promozione e dell’informazione intorno alle produzioni agricole tipiche, e prevedere nel proprio statuto alcuni passaggi importanti, quali – ad esempio – la valorizzazione delle
produzioni agricole di qualità̀, delle pratiche di coltivazione tradizionali e dei prodotti tipici locali, la tutela del paesaggio rurale; la sensibilizzazione dei cittadini e il loro coinvolgimento nella cura, tutela e valorizzazione del territorio; l’impegno per la sostenibilità̀ nelle sue varie declinazioni, e la promozione di politiche che incentivino la permanenza degli agricoltori nelle zone rurali e la creazione di nuove imprese e servizi per le giovani generazioni; la promozione dell’offerta turistica integrata; il sostegno alla crescita del turismo rurale e oleo-eno-gastronomico secondo criteri di sostenibilità̀, e tanto altro.

I Comuni per fare richiesta di adesione ad una delle Associazioni di Identità, ad esempio a Città del Vino, debbono essere caratterizzati da produzioni agricole di pregio il cui territorio amministrato è ricompreso, anche parzialmente, in una DOP o IGP, come definito dai rispettivi disciplinari; se nel suo territorio si produce almeno il trenta per cento di un determinato prodotto agricolo secondo il metodo della produzione biologica o in base ad uno dei sistemi di qualità nazionali; infine se vi sia una consolidata tradizione, per un periodo di almeno 50 anni, legata alla produzione di un determinato prodotto agricolo e che sia connessa a riconosciuti valori di carattere ambientale, storico e culturale.

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