Marchioli Wines, vini biologici green oriented

04/10/2024

Marchioli Wines nasce da una lunga tradizione famigliare basata sul rispetto della natura stessa. La vita di campagna vissuta a 360 gradi, l’instaurarsi di un rapporto d’amore verso la coltivazione della vite e di ciò che la circonda hanno prodotto una serie di grandi vini DOC che hanno un carattere green-oriented, su tutti il Montepulciano d’Abruzzo e il Trebbiano. Ci troviamo a Casalbordino, a ridosso della Costa dei Trabocchi, a due passi dalla Riserva naturale di Punta Aderci.

La proprietà comprende circa 10 ettari di terreni, per lo più vigneti. A condurli personalmente è il titolare, Gianluca Marchioli: “Non mi ritengo un venditore di vino, sono un produttore di uva e mi piace definirmi vignaiolo perché alla vigna dedico la vita. Questo lavoro rappresenta un sogno finalmente realizzato”.

Ogni vino è espressione di ciò che caratterizza il territorio, ma al contempo porta con sé, nell’etichetta, il legame con la famiglia: “Titus” è la garzetta, uccello presente nella parte più alta del fiume Sinello e Tito è il nome del papà di Gianluca; “Thomas” è il martin pescatore presente verso la foce del fiume e Tommaso è il nome del figlio; “Fides” è il fratino che vive tra le dune della spiaggia e Federica è il nome della figlia.

Tutti i vini sono certificati Bio dal 1999. “Il biologico”, dice Marchioli, “è per me motivo di orgoglio. Quando ero piccolo mio papà si è ammalato del Morbo di Parkinson e sono convinto che una delle cause della sua malattia sia stato l’uso dei prodotti chimici in agricultura, purtroppo molto in voga negli anni ’70. Ho intrapreso così un percorso diverso e, passo dopo passo, sto ricevendo grandi soddisfazioni”.

Basti pensare che al XXII Concorso enologico Città del Vino Marchioli Wines ha ottenuto una Gran Medaglia d’Oro con il vino biologico Montepulciano d’Abruzzo DOP Titus Riserva, rosso rubino intenso con profumo di frutti rossi e confettura di amarena; sapore è morbido ed armonico; il vino perfetto per accompagnare arrosti, salumi, formaggi stagionati e primi piatti strutturati.

“La vendemmia”, continua Marchioli, “rappresenta una festa per noi vignaioli perché è in quel momento che si raccoglie il frutto di un’annata di lavoro. E dopo la raccolta delle uve e il traporto in cantina, con l’imbottigliamento si chiude un cerchio. All’inizio, giusto per provare, venivano imbottigliate circa 600 bottiglie. Nell’annata scorsa ne ho invece prodotte oltre 20mila”.

La vendita avviene prevalentemente online, molto anche all’estero, per lo più New York, Las Vegas, Singapore e Bangkok.

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