IV Premios De Enoturismo Rutas Del Vino De España

23/11/2018

Si è svolta a Madrid, lo scorso 16 novembre, la cerimonia di premiazione del IV Premio per l’Enoturismo "Le Strade del Vino della Spagna", organizzato dall’Associazione spagnola delle Città del Vino (ACEVIN). Dopo l’esame di tutte le domande presentate per questa nuova edizione, la giuria multidisciplinare ha assegnato 12 premi (su un totale di 106 progetti presentati) e per alcune categorie ha anche attribuito Menzioni Speciali (11 in totale). All’interno della rosa dei vincitori, la giuria ha istituito un Premio Speciale all’Enoturismo che riconosce il lavoro e la carriera di una persona coinvolta nel settore e che ha contribuito in modo particolare al suo sviluppo.

 

L’ELENCO DEI VINCITORI NELLA LORO RISPETTIVA CATEGORIA E LE RAGIONI PER CUI IL RICONOSCIMENTO È STATO ATTRIBUITO

Migliore iniziativa per il turismo del vino: degustazione del quartiere della stazione (Ruta del Vino Rioja Alta): Per l’organizzazione – con la collaborazione di un gruppo di aziende vinicole in Rioja Alta, che si trova in un pittoresco quartiere ricco di storia – di un evento di grande proiezione globale che coniuga tradizione, degustazione di vini di qualità, la cucina di chef rinomati, proposte uniche ogni cantina e un ambiente festoso e giocoso attorno alla cultura del vino.

Migliore campagna promozionale: turismo enologico familiare (Strada del vino Somontano): Per la promozione e la diffusione di una proposta turistica molto attraente per le famiglie, che consente all’enoturismo di essere vissuto e goduto da tutti i suoi membri, in particolare i bambini, che possono conoscere la dimensione culturale delle strade del vino in modo piacevole, divertente e adatto alla loro età.

Migliore Winery aperta al turismo: Emina Winery (Strada del vino Ribera del Duero): Per la sua idoneità come centro per la ricerca e la diffusione della cultura del vino e per il suo enorme fascino come complesso enoturistico che comprende camere e servizi diversi come il Giardino Ampelografico, il Museo del Vino, sale per riunioni e degustazioni, negozi, Wine Bar, ristoranti …, così come la vasta e variegata gamma di esperienze offerte ai visitatori: visite guidate, laboratori di cocktail con vino, voli in mongolfiera, vendemmie, degustazioni, ecc.

Migliore sistemazione per il turismo del vino: Castello termale Monasterio de Valbuena (Strada del vino Ribera del Duero): Per il valore storico delle strutture dichiarate monumento storico-artistico nazionale, con un’enclave privilegiata nel cuore della Ribera del Duero, e che forniscono ai suoi ospiti tutti i tipi di comfort e servizi. Tutto questo senza dimenticare come la storia del vino sia legata alla storia dell’hotel e respira nelle strutture, nei servizi e nelle attività proposte per il divertimento di un’esperienza enoturisca indimenticabile.

Migliore offerta gastronomica: Ristorante El Mirador de Les Caves (Strada del Vino Enoturisme Penedès): Per l’eccellente qualità della sua cucina, che si concentra su prodotti locali, creatività e tecniche culinarie all’avanguardia, nonché per l’abbinamento perfetto tra gastronomia e vini e paesaggi del Penedès..

Il miglior stabilimento enoturistico: Enoaventura (Strada del vino della Rioja Alavesa): Per aver creato un’iniziativa giovane e dinamica con un’ampia e attenta offerta di attività, servizi ed esperienze centrati sulle principali risorse della Rioja Alavesa: paesaggio, cultura e gastronomia. Un nuovo concetto di tempo libero, sport e cultura che mette in relazione il viaggiatore con il territorio e la gente del posto, facendoli vivere un’esperienza unica, diversa e senza limiti.

Miglior angolo o spazio enoturistio: Bodega-Laberinto El Hilo de Ariadna (Strada del vino Rueda): Perché è uno spazio unico e originale che parte dalla conservazione e dal restauro del patrimonio storico e culturale della città di Rueda: le sue antiche cantine sotterranee del 16° secolo. Un luogo che permette al visitatore di entrare nella mitologia greca per  seguire il filo del gomitolo che Arianna ha dato a Teseo per sconfiggere il Minotauro, mentre si attraversa il labirinto delle cantine e si scoprono i migliori vini.

Migliore esperienza di turismo enologico: Tio Pepe Festival di Bodegas González Byass (Strada del vino e del brand del Marco de Jerez): Perché è una proposta innovativa che coniuga perfettamente vino, cultura, arte, gastronomia e tempo libero per attrarre un pubblico molto vasto che cerca di vivere un’esperienza  unica e di qualità. La proposta comprende concerti di grandi artisti, diversi eventi gastronomici a cura di famosi chef, degustazioni, ecc., mettendo in valore i vari spazi della cantina e le sue opportunità di divertimento nelle notti d’estate.

Impegno per la società e l’ambiente: Bodegas Marqués de Vizhoja (Strada del vino Rías Baixas): Per evidenziare il modo in cui questa cantina, situata nella contea più colpita dagli incendi boschivi che hanno devastato la Galizia lo scorso anno, ha preso l’iniziativa di sviluppare giornate di sensibilizzazione per riflettere su questo problema e cercare sinergie tra i professionisti agricoli e forestali per la prevenzione degli incendi.

Accessibilità all’enoturismo: Bodegas Valdemar (Strada del vino della Rioja Alavesa): Per il suo progetto di accessibilità integrale al turismo del vino che offre un’esperienza completamente inclusiva e accessibile per tutti i tipi di persone e con qualsiasi tipo di disabilità, sia fisica che visiva, uditiva, cognitiva o organica. I pannelli con informazioni in braille, un sistema di interprete della lingua dei segni attraverso il proprio dispositivo mobile, il servizio di sedie a rotelle e rampe o l’attenzione alle intolleranze alimentari sono solo alcuni esempi dell’impegno di questa cantina verso l’universalizzazione della cultura e dell’turismo del vino.

Merito Enoturistico a Rafaela Mármol Luque, promotrice e proprietaria di Finca Buytrón (Strada del vino Montilla-Moriles): Per la sua passione e dedizione alla cultura del vino e alla Strada del Vino Montilla-Moriles, per la difesa ha sempre fatto dei valori della sua terra, dei suoi vini e della sua gastronomia, per la sua disponibilità a collaborare a tutti i tipi di iniziative in favore dello sviluppo locale e perché la sua storia  rivendica e rafforza il ruolo delle donne, sia nel mondo degli affari, sia nel mondo del turismo enogastronomico.

MENZIONI SPECIALI

·Mejor Iniciativa Enoturística: Tabancos de Jerez (Ruta del Vino y el Brandy del Marco de Jerez).

·Mejor Campaña de Promoción: Enoemociones en la Ruta del Vino Ribera del Guadiana (Ruta del Vino Ribera del Guadiana).

·Mejor Municipio Enoturístico: Montilla (Ruta del Vino Montilla-Moriles).

·Mejor Bodega Abierta al Turismo: Bodegas Casa Rojo (Ruta del Vino de Jumilla) y Bodegas Viña Mayor (Ruta del Vino Ribera del Duero).

·Mejor Alojamiento Enoturístico: Wine and Soul Suites (Ruta del Vino Rioja Alta).

·Mejor Oferta Gastronómica: Restaurante El 51 del Sol (Ruta del Vino Ribera del Duero) y Taberna Vinícola La Montillana (Ruta del Vino Montilla-Moriles).

·Mejor Establecimiento Enoturístico: Museo del Vino de Bullas (Ruta del Vino de Bullas) y Los Quesos de Juan (Ruta del Vino de Rueda).

·Mejor Rincón o Espacio Enoturístico: Finca Valpiedra (Ruta del Vino de Rioja Alta).

·Mejor Experiencia Enoturística: ‘Día Pruno’ de Finca Villacreces (Ruta del Vino Ribera del Duero), ‘Son & Sal’ (Ruta del Vino Rías Baixas) y ‘Sommos Escape’ de Bodegas Sommos (Ruta del Vino Somontano).

·Compromiso con la Sociedad y el Medio Ambiente: Spirit Sherry Enoturismo (Ruta del Vino y el Brandy del Marco de Jerez).

·Accesibilidad en Enoturismo: Museo de los Aromas (Ruta del Vino Ribera del Duero).

 

L’evento, considerato il “Goya del Vino” (il Goya é il premio piú importante dato in Spagna al cinema…), si è svolto in una suggestiva cornice, l’interno di una vecchia ma ben ristrutturata fabbrica di tappeti realizzati da antichi telai tuttora funzionanti e in bella vista. Durante la manifestazione si é parlato delle 28 strade del vino spagnole, dei contributi del Ministero dell’Industria, Commercio e Turismo, del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione  e della Segretario di Stato per il Turismo (75.000€ di contributi solo da quest’ultima). E’ stato posto l’accento sull’utilizzo di uno stesso brand, su come si sia arrivati ad un centinaio di Comuni associati, sulle piú di 2000 imprese che collaborano con ACEVIN e le strade del vino, sui 15 anni di storia dell’Asociación Española de Ciudades del Vino. Con l’occasione sono state presentate quattro nuove strade e il protocollo di Certificacion de Alta Calidad. E, per finire, una pregiata degustazione di almeno una quarantina di vini accompagnati da “tapas” di alto livello.

Alla premiazione era presente Antonio Orefice, inviato per l’Associazione nazionale Città del Vino, ex collaboratore di ANCV e ora Ambasciatore delle Città del Vino. “I numeri dell’enoturismo spagnolo – ha riportato Oreficesono ben lontani dai nostri: 3.200.000 visitatori (+18%) e 67.000.000€, per quanto riguarda solo enoteche e cantine. Grande la partecipazione femminile tanto da far dire che  il turismo del vino è ‘en las manos de mujeres’. La cultura del mondo del vino sembra però ancora riservata ad una piccola elite, non sfonda a livello popolare, con una chiusura non solo a livello sociale ma anche oltre confine … un’immagine che stride con altri settori culturali ed economici che invece sono molto internazionali ed aperti a contaminazioni culturali. Il turismo in generale è invece fortissimo, con gli oltre 80 milioni di visitatori stranieri che mettono la Spagna al quarto posto nel mondo (quindi in una posizione superiore all’Italia) e se gli Spagnoli riescono a far aumentare anche quello interno l’industria turistica diventerà potentissima.”

Un modello, insomma, da guardare con attenzione e dal quale attingere spunti di riflessione per affinare e valorizzare al meglio le potenzialità e le peculiarità dell’enoturismo italiano. (di Alessandra Calzecchi Onesti)