Il cuore dell’Emilia Romagna, un percorso lungo 150 etichette

11/04/2018

Un intero territorio si presenta al Vinitaly 2018 presso il Padiglione dell’Emilia Romagna (Pad. 1, Stand C11) con un grande percorso di degustazione: circa 150 etichette, che dalla DOC Pignoletto, prodotto nei territori che si estendono da Modena a Faenza, passa alla Colli Bolognesi Pignoletto DOCG, al vertice della piramide qualitativa, e alle tipologie della Colli Bolognesi DOC – Bianco e Rosso Bologna, Barbera – prodotte nel territorio dei Colli Bolognesi. Si presentano così all’appuntamento enologico dell’anno il Consorzio Vini Colli Bolognesi e il Consorzio Pignoletto Emilia Romagna, offrendo ai visitatori di Verona Fiere la possibilità di scoprire il 99% della produzione del territorio dove Emilia e Romagna si incontrano.

Se sul Pignoletto e la sua costante crescita molto è stato detto – i dati 2017 parlano di 12 milioni di bottiglie, con un incremento del 12,5% – tutti da scoprire sono i vini DOC prodotti nel territorio dei Colli Bolognesi, realtà artigianali di produttori che negli ultimi anni hanno compiuto un decisivo passo nella direzione della qualità. Dal Bianco Bologna, frutto dell’incontro tra varietà internazionali (almeno il 50% Sauvignon) e locali, con la sua miscela sapida, fine ed elegante di aromi intensi di frutta gialla e note minerali, al Rosso Bologna (base minima 50% Cabernet Sauvignon), vino strutturato con tannini eleganti e aromi intensi. E infine la Barbera, della quale i Colli Bolognesi sono la principale area di coltivazione dopo il Piemonte, con le sue versioni frizzante, dal sapore asciutto e tannico, e ferma, quest’ultima sia d’annata che Riserva (con 36 mesi di affinamento dei quali almeno 5 in bottiglia), con i suoi aromi complessi e speziati e il sapore morbido ed asciutto.

I Colli Bolognesi possiedono uno straordinario panorama, oltre che essere eredi di una storia e di un patrimonio culturale unico – dice il Direttore del Consorzio Vini Colli Bolognesi Giacomo SavoriniUn territorio conosciuto in tutto il mondo per la grande qualità del suo cibo e dei suoi vini, che oggi portiamo al Vinitaly nella convinzione che sapranno conquistare sempre più attenzione da parte del pubblico e degli operatori. Siamo sempre più convinti che la sinergia tra le cantine dei Colli Bolognesi e i grandi produttori del Consorzio Pignoletto sia la scelta vincente per valorizzare prodotti che stanno conquistando sempre più consumatori, sia in Italia che all’estero. Non solo Pignoletto dunque, che è oggi uno dei vini più interessanti della nostra industria vinicola, ma l’intera espressione di un territorio che da sempre è culla della viticultura”.