Il 2017 dei nuovi vini italiani su Wine Spectator

05/02/2018

(di Fabio Piccoli, www.winemeridian.com)

È sempre interessante e utile, a nostro parere, monitorare il lavoro di Wine Spectator per capire come dal loro osservatorio si evolve sia la qualità dei vini a livello internazionale sia il posizionamento dell’eccellenza vitienologica mondiale.

Nell’ultimo numero di febbraio di Wine Spectator, viene presentato un consuntivo dell’anno precedente, soprattutto in relazione agli andamenti dei nuovi vini da loro recensiti.Complessivamente il noto magazine statunitense lo scorso anno ha recensito ben 15.711 nuovi vini e il prezzo medio di tutte queste new releases è stato di 81 dollari. Il 3% di queste nuove uscite ha conseguito un punteggio tra i 95-100 punti; il 41% tra i 90-94 punti; il 49% tra gli 85-89 punti; il 6% tra 80-84 punti e meno dell’1% tra i 50-79 punti.

Si tratta di percentuali che rispecchiano abbastanza fedelmente anche i risultati dei nuovi vini italiani recensiti da WS nel 2017. Complessivamente, infatti, i 2.550 nuovi vini italiani entrati nelle recensioni di Wine Spectator, hanno registrato un prezzo medio di 73 dollari; il 3% di questi hanno conseguito uno score tra i 95-100 punti; il 42% tra i 90-94 punti; il 45% tra 85-89 punti; il 9% tra 80-84 punti e meno dell’1% tra i 50-79 punti.

Rimanendo in Italia la regione vitivinicola che ha conseguito i risultati migliori è il Piemonte che con i suoi 563 nuovi vini nel 2017, con un prezzo prezzo medio di 87 dollari, si è vista riconoscere ad un 6% dei suoi nuovi vini immessi nel rating di WS un punteggio tra i 95-100 punti; mentre il 61% si è comunque attestato ad un punteggio tra i 90-94 punti.

La Toscana, invece, ha portato sulle pagine di WS un numero maggiore di nuovi vini rispetto il Piemonte (682), ma ad un prezzo medio inferiore (74 dollari). Inferiore anche la percentuale dei vini con il maggior rating, il 4% tra i 95-100 punti e il 55% tra i 90-94 punti.

Confrontando, invece, l’Italia con altri competitor internazionali, ci accorgiamo come il nostro gap con la Francia continua a rimanere elevato, almeno nei giudizi dei critici americani. La Francia, infatti, nel 2017 si è vista recensire da WS ben 4.250 nuovi vini ad un prezzo medio di 96 dollari. Il 6% di questi hanno conseguito un punteggio tra i 95-100 punti; il 51% tra i 90-94 punti. Tra i vini francesi è la Borgogna a registrare i risultati migliori con 1.226 nuovi vini recensiti ad un prezzo medio di ben 137 dollari, l’8% tra i 95-100 punti e il 69% tra i 90-94 punti. Molto bene anche lo Champagne con 303 nuovi vini a 96 dollari di prezzo medio, il 4% tra i 95-100 punti e l’81% tra i 90-94 punti. 

Siamo invece meglio “posizionati” su WS rispetto all’Australia che lo scorso anno si è vista recensire 738 nuovi vini ad un prezzo medio di 78 dollari e un 2% tra i 95-100 punti e 33% tra i 90-94 punti. Sono invece stati 228 i nuovi vini cileni recensiti ad un prezzo medio di 49 dollari e meno dell’1% con un punteggio tra i 95-100 punti e 24% tra i 90-94 punti. La Spagna ha invece registrato 1.163 nuovi vini recensiti ad un prezzo medio di 63 dollari, meno dell’1% con un punteggio tra i 95-100 punti e 34% tra 90-94 punti. 

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