LA SELEZIONE DEL SINDACO TORNA ALLA FIERA DI DAEJEON
IN COREA DEL SUD
Dopo il successo delle passate edizioni, l’Associazione nazionale delle Città del Vino offre alle Aziende della Selezione del Sindaco la possibilità di partecipare alla International Wine&Spirit Fair 2018, la fiera internazionale del vino che si svolgerà a Daejeon, in Corea del Sud, dal 31 agosto al 2 settembre. La delegazione italiana composta da Stefano Carletto, Pio Bonato e Vito Mezzapelle affiancherà l’attività di direzione e organizzazione di tutti gli aspetti legati alla manifestazione curata come sempre da Enzo Giorgi, coordinatore delle Città del Vino della Regione Liguria.
Come nel 2016 e nel 2017 le Aziende avranno uno spazio dedicato all’interno del quale, con l’ausilio di personale dedicato e sommelier, saranno organizzati degustazioni libere per i fruitori della fiera (operatori e appassionati coreani) e degustazioni guidate da sommelier, in lingua inglese, rivolte a giornalisti, distributori, commissari, buyer, giudici e importatori. Le Aziende avranno inoltre la possibilità di partecipare all’Asia Wine Trophy, il Concorso Enologico Internazionale che si svolge alcuni giorni prima della fiera e che mette in valutazione oltre 4.000 vini da tutto il mondo.
Ma lo spirito dell’iniziativa non si limita alla preziosa opportunità di promozione nel mercato asiatico e internazionale, che ha peraltro già dato ottimi frutti come dimostrano le esperienze positive delle aziende “La Baia del Sole” di Giulio Federici, Vicentini Agostino di Vicentini Agostino e Torraccia di Presura di Paolo Osti, che lo scorso anno hanno concretizzato ordini d’acquisto da parte dell’importatore coreano Choi. Il lavoro di relazioni intessuto con Comuni (Daejeon, Yeongchon, Jeonju), Camere di Commercio e operatori asiatici punta infatti a raccontare al pubblico coreano come i vini italiani di qualità – strettamente legati alle tradizioni locali e alla passione dei viticoltori per la propria terra – siano in grado di offrire piacevoli sensazioni e suscitare grandi emozioni perché rappresentano la storia millenaria del nostro Paese, che ha contribuito a diffondere la coltivazione della vite e la cultura del bere in tutta Europa fin dai tempi della Magna Grecia e successivamente con l’espansione dell’Impero Romano. Una cultura, tra l’altro, che invita a bere con moderazione e consapevolezza e a valorizzare i luoghi di provenienza delle produzioni agroalimentari Made in Italy. Proprio a questo scopo, durante l’Asia Wine Buyers Conference in concomitanza della fiera (ma anche in altre importanti città coreane come Busan e Jeonju), l’Associazione ha tenuto e terrà Master Class in lingua inglese per illustrare a giornalisti, giudici internazionali e importatori le caratteristiche della geografia vitivinicola italiana e le valenze storico-culturali dei territori che rendono unici i nostri vini. Oltre infatti all’obiettivo di estendere l’export al mercato asiatico dei produttori vitivinicoli delle Città del Vino – già sostenuto con il protocollo d’intesa intercorso nel 2016 tra ANCV e la società pubblica DIME (Daejeon International Marketing Enterprise), che ne facilita la partecipazione ad alcuni importanti appuntamenti internazionali in Oriente, e con la firma del protocollo con The Scent, la rivista on-line più rinomata della Corea del Sud sul Food&Beverage – l’impegno dell’Associazione punta fortemente a sviluppare nuovi rapporti e collaborazione per favorire l’incoming in Italia di enoturisti coreani, affidando al vino di qualità il compito di rappresentare le eccellenze storico-culturali dei vari territori e affiancando alla presentazione e degustazioni dei vini la divulgazione di tradizioni, tipicità gastronomiche, artigianato, bellezze paesaggistiche, ecc. delle Città del Vino.
Un risultato dunque che premia anche il Sindaco e il Comune e che potrebbe bene essere realizzato con la collaborazione di Ci.Vin. Srl nell’ideazione ed elaborazione di prodotti editoriali, iniziative di comunicazione e tour enogastronomici in Italia e in Corea destinati sia agli addetti del settore che a turisti e visitatori.
LE AZIENDE ITALIANE (PRESENTI ALLE ULTIME EDIZIONI DELLA SDS O ALL’ASIA WINE TROPHY) CHE VOLERANNO A DAEJEON
BOSCA S.p.A. di Canelli (AT)
Entrare nelle antiche cantine di Bosca, nel centro storico di Canelli, significa immergere i sensi in un ambiente magico: navate, deambulatori, transetti si aprono in grandi crociere come ad essere realmente in una Grande Cattedrale. In queste costruzioni ipogee dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità riposano bianchi e rossi, bollicine e vini kosher prodotti in 300 ettari di cascine in tutte le core-zone del sito UNESCO “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, per un totale di 295 chilometri di filari, uno di fianco all’altro, da monte a valle e da valle a monte. (www.bosca.it)
AZIENDA AGRICOLA PALAZZO ROSSO di Pocapaglia (CN)
Iniziata nel lontano 1627 per volere del Conte Romagnano, che scelse questo territorio perché più idoneo per la coltura della vite e la produzione del vino, l’attività si è tramandata nei secoli fino a giungere nelle mani della famiglia Giachino, che gestisce oggi con passione e dedizione 25 ettari di vigneti completamente reimpiantati nel rispetto dell’ambiente e degli antichi metodi di coltivazione. I lievi pendii, tipici del Roero, ospitano filari di Dolcetto, Barbera, Arneis, Chardonnay e Nebbiolo, da cui si ricava un Barolo DOCG eccezionale. (www.palazzorosso.it)
AZIENDA VINICOLA BAIA DEL SOLE – FEDERICI di Ortonovo (SP)
L’Azienda, situata vicino ai resti dell’antica Luni di Ortonovo, produce bianchi, rossi, rosati e spumanti della DOC Colli di Luni, oltre a grappe e olio di oliva purissimo. La raccolta delle uve viene fatta rigorosamente a mano, per consentire una più accurata selezione dei grappoli, e tutti i processi di cantina sono seguiti con una quasi maniacale attenzione da parte dei titolari: dall’entrata delle uve in cantina alla fase di vinificazione fino all’imbottigliamento e al successivo affinamento dove le bottiglie riposano nel sottosuolo protette e mitigate da spesse mura in pietra. (www.cantinefederici.com)
AZIENDA AGRICOLA ROBERTO SCUBLA di Ipplis di Premariacco (UD)
La cantina e la casa rustica sono state ristrutturate rispettando la tradizione ma dotate delle migliori e più moderne tecnologie, sulla sommità di una collina dal suggestivo panorama aperto e a poca distanza da località di grande fascino storico e culturale come Cividale. Le vigne si trovano tutte sui fianchi di una dolce collina completamente soleggiata, nella zona meridionale dei Colli Orientali del Friuli, i cui terreni marnosi ospitano filari di Pinot Bianco, Friulano, Riesling Renano, Merlot, Cabernet Franc, Refosco dal Peduncolo Rosso. La limitata produzione, ottenuta da 12 ettari vitati tra vecchie vigne esistenti e nuovi impianti, permette una cura molto attenta delle uve vendemmiate a mano e dei vini. (www.scubla.com)
QUOTA 101 S.r.l. di Torreglia (PD)
E’ stata la prima azienda padovana ad aver ricevuto la certificazione Biodiversity Friend patrocinata dal MiPAAF, grazie al mosaico ricco ed equilibrato di ambienti diversi, come olivi e boschi, che garantisce una minore quantità di trattamenti ai vigneti. A questo si aggiunge l’avvio della procedura della conversione biologica e la riqualificazione della cantina, dove le bottiglie della DOCG Fior d’Arancio e delle DOC Prosecco e Colli Euganei nascono e si riposano tra botti di acciaio e tonneau di rovere.(www.quota101.com)
AZIENDA AGRICOLA BACICCHETTO FRANCO di Ponte di Piave (TV)
Nel verde cuore del Veneto, con boschi e colline che disegnano paesaggi incantevoli, Chardonnay, Manzoni Bianco, Argine Bianco, Carmenere, Ancella Nera, Argine Rosso, Nostro Raboso, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Verduzzo, Raboso, Cabernet Franc, Refosco dal P. R., Merlot e Malbech danno vita a spumanti, bianchi, rosati e rossi della DOC Prosecco e della IGT Marca Trevigiana. Dalla terra nutrita con i suoi stessi frutti (legno di trinciatura, vinaccia e inerbimento), nasce un’uva sana, perfetta per vini sapidi e integri, e proprio grazie alla fine dei trattamenti invasivi in vigna da alcuni anni sono tornati a popolare questi ettari organismi preziosi, come le api. (www.baccichetto.it)
AZIENDA AGRICOLA LE RIVE di Negrisia di Ponte di Piave (TV)
Già nel 1568 la Famiglia “Bonato dei Bonati” era presente a Negrisia, paese con una antica e radicata cultura del vino. Le intuizioni e la lungimiranza degli avi hanno dato inizio al cammino necessario per consolidare il successo in campo vitivinicolo, mentre un collante fatto di passione, tradizione e ammodernamento ne hanno proseguito l’opera fino ai giorni nostri. Grazie alla variabilità pedologica del territorio, dalle colline rocciose di Valdobbiadene ai terreni alluvionali ricchi di magnesio e di calcio derivati dalla roccia dolomitica, in questi terreni pianeggianti oggi si coltivano diverse varietà d’uva, dal fresco e fruttato Prosecco al corposissimo Raboso Piave che trova in queste zone un habitat idoneo. (www.lerive.it)
AZIENDA AGRICOLA SANDRE di Campodipietra Salgareda (TV)
L’azienda si trova nel cuore di Campodipietra, un territorio ad alta vocazione vinicola a due passi dal Piave, il fiume che nel corso dei secoli ha formato, con le sue esondazioni, un terreno ricco di argilla e caranto ideale, insieme al clima, per produrre vini di grande personalità: passiti, spumanti, frizzanti, rossi e rosati delle DOC Prosecco, Piave e delle Venezie. Le perfette geometrie dei vigneti, coltivati utilizzando tecniche e prodotti ecologicamente compatibili secondo la normativa europea, segnano un paesaggio unico e vario.(www.sandre.it)
TENUTE CALDELLA DELLA CANTINA VANZELLA di Susegana (TV)
Due i vini certificati dalla IGT Veneto rappresenteranno questa Azienda, la cui filosofia all’insegna della qualità e dell’innovazione trova la massima espressione nella collezione di vini bio e nell’impiego di strumenti enologici all’avanguardia: un Cabernet Sauvignon e un Merlot, entrambi in purezza, dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Nel primo il sapore è secco, caldo e avvolgente, tannino dolce, terroso, pieno e persistente; nel secondo è abboccato, sapido, robusto, tannico ed armonico. (www.tenutecaldella.it)
AZIENDA AGRICOLA VICENTINI AGOSTINO di Colognola ai Colli (VR)
Agostino Vicentini ha ereditato dal padre Francesco 14 ettari di vigneto e in più la passione, l’amore per la terra, i segreti del mestiere e l’esperienza maturata nei 40 anni della sua attività. E a tutto ciò ha aggiunto la voglia di raggiungere nuove mete, cercando di ottenere sempre il meglio da una natura già assai generosa. Qui, nella bellissima valle dei ciliegi, si producono le DOCG Soave Superiore e Recioto di Soave e le DOC Soave e Valpolicella (anche Superiore) (www.vinivicentini.com)
TORRACCIA DI PRESURA S.r.l. di Greve in Chianti (FI)
In una splendida area del Chianti Classico dove i vigneti si alternano agli oliveti e ai boschi di pino domestico e marittimo, su uno dei versanti che guardano il fiume Ema a circa 15 km a sud di Firenze, l’Azienda deriva il suo nome un passato di pascoli e pastorizia poiché in queste aree crescevano delle erbe simili ai cardi utilizzate dai pastori per il caglio (presura). L’immediata vicinanza di pinete e macchia mediterranea con cespugli di mirto, cisto, corbezzolo, alloro, lentisco e ginepro dai caratteristici profumi avvolgenti, incide favorevolmente sulle caratteristiche delle uve. Il vitigno prevalente è il Sangiovese, ma si trovano anche Canaiolo nero, Colorino, Foglia tonda, Merlot, Cabernet Sauvignon, Trebbiano, Malvasia bianca lunga del Chianti e Chardonnay, dai quali si ricavano i bianchi e i rossi della DOCG Chianti Classico e dell’l’IGT Toscana, lo Spumante Brut e il Vinsanto. (www.torracciadipresura.com)
CANTINE DEL NOTAIO SOC. AGR. A R. L. di Rionero in Vulture (PZ)
Da una tradizione che si tramanda da generazioni nasce nel 1998 l’azienda Cantine del Notaio, quando Gerardo Giuratrabocchetti raccoglie, con la moglie Marcella, la passione familiare per la viticoltura unendo innovazione, storia e cultura del territorio. I 26 ettari di proprietà sono distribuiti nelle contrade più tipiche e più rinomate dell’area del Vulture, con alcune vigne vecchie di oltre cento anni. Pur avendo natura diversa i terreni hanno tutti in comune lo strato di tufo vulcanico ed una esposizione pedoclimatica che consente la perfetta maturazione dell’Aglianico del Vulture, coltivato con tecniche ispirate a criteri biologici e biodinamici. (www.cantinedelnotaio.it)
PALMENTO COSTANZO di Passopisciaro Castiglione di Sicilia (CT)
Il vulcano più attivo d’Europa, l’Etna, fa da sfondo alla tenuta, di proprietà di Mimmo Costanzo e di sua moglie Valeria, che si estende per circa 10 ettari nella contrada di Santo Spirito, a più di 700 metri di altitudine. Le centenarie vigne ad alberello (Nerello Mascalese e Cappuccio, Carricante, Catarratto) sono radicate sulla pietra lavica e sono disposte in terrazzamenti sostenuti dai caratteristici muretti a secco realizzati in pietra lavica. La produzione è monitorata da Donato Lanati, enologo di fama internazionale la cui esperienza garantisce sempre prodotti di grande qualità provenienti da un numero altissimo di cru, tutti della DOC Etna e certificati bio. (www.palmentocostanzo.com)
FRADILES VITIVINICOLA di Atzara (NU)
Nata dalla ricostruzione dell’antica azienda di famiglia (il nome in sardo significa “cugini”) la Cantina vanta un vigneto di 14 ettari distribuiti nelle campagne di Atzara tra i 450 e i 750 mt sul livello del mare, con un nucleo storico costituito da alberelli a piede franco, alcuni dei quali vecchi di ben centodieci anni. Pascoli verdeggianti, montagne con alti castagni e querce, colline ricoperte da boschi di lecci e agrifoglio, e poi vigneti e ancora vigneti, ampi e scoscesi per i pendii, luminosi, variopinti e soleggiati: in queste dolci alture nascono rossi di carattere ottenuti dai tre classici vitigni del Mandrolisai – Muristellu (o Bovale Sardo), Cannonau e Monica – ai quali si aggiunge una cultivar presente solo in questa parte dell’isola, s’axia ‘e Sant’Antiogu (“l’uva di Sant’Antioco”), caratterizzata da grandissima acidità e carica polifenolica capace di dare al vino grandi aspettative di longevità. (www.fradiles.it) (di Alessandra Calzecchi Onesti)