Enoregioni italiane: Colli Perugini

31/10/2017

Prosegue la nostra panoramica delle 92 enoregioni italiane.

Nella Regione Umbria è possibile individuare tre enoregioni: Colli Perugini, Terre del Sagrantino e Colli Martani, Orvietano e Colli Amerini.

 

COLLI PERUGINI

E’ un territorio vasto, dai numerosi microclimi e un’accentuata variabilità morfologica che spazia dai suoli alluvionali dei versanti occidentali della Val Tiberina e del Lago Trasimeno a quelli argillosi e arenitici dei versanti opposti, per terminare con i depositi detritici del Monte Subasio. L’Alta Valle del Tevere è zona ricca di storia e cultura, con una superficie boschiva di quasi 32mila ettari e acque fluviali ancora limpide che scorrono tra boschi, castelli, eremi e borghi. I vitigni nella Val Tiberina sono quelli tipici dell’Italia centrale – sangiovese, merlot, trebbiano e malvasia – con buoni risultati e in uvaggi diversi. Il Parco del Lago Trasimeno (quarto in Italia per estensione) è un prezioso habitat idrologico e biologico incastonato tra le colline umbre al confine con la Toscana. Il clima lacustre favorisce l’olivicoltura di qualità e una viticoltura concentrata su sangiovese, cabernet sauvignon, merlot o ciliegiolo per i vini rossi e rosati, trebbiano toscano, chardonnay e vermentino per i bianchi. Rinomata per la coltivazione di uva almeno dall’età etrusca e per la produzione di vino fin dai tempi dell’antica Roma (ne parlano Marziale e Plinio il Vecchio, che nella sua “Naturalis Historia” cita l’uva perusinia, all’epoca molto apprezzata a Modena), oggi l’area è attraversata dalla Strada del Vino Colli del Trasimeno e dalla Strada dei Vini del Cantico, che nel tratto perugino prende il nome di Strada dei Santi. Nello stemma del comune di Torgiano, i grappoli accanto alla torre testimoniano le origine lontane della cultura enologica del territorio; lo stesso nome della città e dell’omonimo vino sarebbe una contrazione di “torre di giano”, che la leggenda identifica nel biblico Noè fermatosi sulla sinistra del Tevere dopo il diluvio universale.

Vini locali. Tra le numerose tipologie della doc Colli Altotiberini, alcune delle quali monovitigno, ricordiamo: il Bianco, giallo paglierino, floreale, asciutto ed armonico, da abbinare alla cucina di pesce e ai primi piatti; il Rosato, rosa tenue, vinoso e delicato, fresco e asciutto, per accompagnare antipasti misti ed arrosti di carne bianca; il Rosso, rubino intenso, vinoso, con profumo caratteristico, rotondo, di buon corpo, che si sposa bene con mazzafegati (salsicce di fegato di maiale) e piatti di carne; il Novello, dal colore rosso cerasuolo talvolta tendente al viola, fresco e dal sapore vivace, fruttato caratteristico, vellutato. Essenzialmente con le stesse varietà di uva e con un’analoga ampia gamma di tipologie, si producono le doc Colli Perugini e Colli del Trasimeno. Nei rossi della seconda denominazione si trova, in purezza o con altre uve, il gamay del Trasimeno, un vitigno presente in questa area da oltre cento anni e differente dai suoi omonimi, che conferisce al vino un caratteristico colore rosso rubino intenso con sfumature porpora-bluastre, aromi di lampone, amarena, prugna, mirtillo e fragola, buon corpo e gusto asciutto. Comprende vini bianchi, rosati, rossi, spumanti e varietali la doc Torgiano, per il 70% minimo da sangiovese per il Rosso, asciutto, armonico e di giusto corpo, consigliato con fritture miste, porchetta perugina, coniglio alla cacciatora e formaggi saporiti. Il Torgiano Rosso Riserva docg, invecchiato per almeno 3 anni, è di colore rubino, odore delicato e vinoso e giusto corpo, ideale con pastasciutte, pollame nobile, arrosti, selvaggina e cacciagione. Tra le diverse tipologie bianche e rosse della doc Assisi, spicca il Grechetto: giallo paglierino, sapore asciutto e leggermente amarognolo, profumo di frutta matura e fiori bianchi, ricavato all’85% dall’omonimo vitigno probabilmente originario della Grecia.

Piatti e prodotti tipici. Coltivazione tipica è la fagiolina del Trasimeno (Presidio Slow Food), leguminosa dal colore biancastro e dal sapore dolce, simile a un piccolissimo fagiolo. L’anguilla del Trasimeno, catturata sia la mattina presto in primavera che in autunno con una speciale rete conica detta “tofo”, è assai ricercata protagonista di molte ricette insieme ad altri pesci di lago (tinche, lasche, lucci, carpe, latterini, anguille, persici reali): fritti, in tegamaccio, in porchetta, al sugo sulla pasta, magari con i bringoli di Lisciano Niccone (grossi spaghetti ottenuti lavorando acqua e farina). Il tartufo (il nero in inverno, lo scorzone in estate e autunno, il bianco in autunno) è sicuramente l’eccellenza di quest’area, ma si apprezzano anche altri prodotti quali funghi, castagne, asparagi, l’olio extravergine d’oliva Umbria Colli del Trasimeno dop (fluido, fruttato e profumato), le salsiccette di cinghiale, lo zafferano di Città della Pieve, il miele umbro igp, il pane casareccio preparato con la farina del perugino (ottenuta dalla macinazione di grano tenero coltivato esclusivamente nel territorio regionale) la ciaccia fritta (pasta di pane fritta in olio, da accompagnare con salumi locali), il bastoncello impastato con acqua, farina e sale e il berlingozzo, una ciambella aromatizzata all’anice e preparata in occasione dei matrimoni. Alcune ricette risentono della vicinanza con la Toscana e le Marche: pici, panzanella, ciaccia sul panaro, gnocchi al sugo d’oca, tozzetti con vin santo. Da non perdere i palombacci allo spiedo o alla ghiotta (con olive, bacche di ginepro, capperi e rosmarino), bruschetta con i funghi, torta al testo con prosciutto, tagliatelle, agnello e fagiano al tartufo, torello alla ghiotta (girello di manzo cotto al tegame con una vellutata salsa di capperi, acciughe e fegatini di pollo), maccheroni dolci con le noci, fave e ossa dei morti (biscotti a base di mandorle) pinocchiate (losanghe ritagliate in una pasta di zucchero e pinoli), torciglione e ciaramicola (dal bel colore rosa acceso dato dall’alchermes). A gennaio, per la festa patronale, è usanza preparare il torcolo di San Costanzo, tradizionale torta lievitata a base di uvetta, pinoli e canditi, dalla caratteristica forma ad anello. (di Alessandra Calzecchi Onesti)

DENOMINAZIONI

DOCG: Torgiano Rosso Riserva

DOC: Assisi, Colli Altotiberini, Colli del Trasimeno o Trasimeno, Colli Perugini, Rosso Orvietano o Orvietano Rosso, Todi, Torgiano  

IGT: Spello, Umbria