“Il Montecucco è un territorio unico, integro. Non si parla solo di antiche tradizioni ed eccellenze enogastronomiche, ma anche di originalità del territorio, di rispetto della biodiversità, di armonia con l’ambiente e con la natura incontaminata che ci circonda”. Così Giovan Battista Basile, Presidente del Consorzio di Tutela, descrive l’areale del Montecucco, nicchia maremmana che dimora sotto la protezione del Monte Amiata e che, allo stesso tempo, respira lontane brezze marine provenienti dal Mar Tirreno.
La scorsa settimana la squadra del Consorzio del Montecucco ha organizzato una due giorni di tour in e-bike – tra aziende agricole, boschi e vigneti – per un gruppo di influencer specializzati in comunicazione di vino ed enoturismo, molto seguiti sui più noti canali social. “Vino e bicicletta” diventa così un binomio vincente che il Consorzio ha pensato bene di sfruttare per raccontare il meraviglioso territorio amiatino e promuovere così l’enoturismo, soprattutto in chiave sostenibile. Un’iniziativa, quindi, che a tutti gli effetti abbraccia la grande vocazione green diffusa tra i produttori del Montecucco DOC e DOCG, la cui produzione è ammessa nei sette comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano: tra i filari del Montecucco si pratica una viticoltura sostenibile, da sempre, e si trova un’altissima percentuale di cantine biologiche e in conversione (basti pensare che la quota di produzione biologica e in conversione delle aziende socie tocca l’85% del totale), o che comunque lavorano consapevolmente, in armonia con l’ambiente.
Un approccio che gli ospiti – in sella alle bici elettriche messe a disposizione da Amiata e-bike e guidati dal bravissimo Ludovico Bartolommei – hanno potuto assaporare, sorso dopo sorso, durante le numerose visite alle cantine che hanno gentilmente offerto tour guidati, degustazioni, assaggi dell’eccellente gastronomia locale ed ospitalità. Un ringraziamento speciale va infatti a Tenuta Pianirossi, La Banditaccia, Basile, Prato al Pozzo, Poggio Stenti, Peteglia, Podere Borselli e Le Pianore.
“Abbiamo accolto con grande entusiasmo questa iniziativa” chiude Giovan Battista “E siamo stati davvero felici di vedere lo stesso entusiasmo dipinto sul volto dei nostri ospiti. È un’esperienza che ripeteremo certamente. Siamo in fase di ripresa, arriviamo da un’epoca che ha segnato l’industria del vino e del turismo a livello globale ed è quindi fondamentale ripartire con il piede giusto, continuando a guardare avanti e a potenziare al massimo la nostra meravigliosa offerta enoturistica, sfruttando a 360 gradi un territorio capace di regalare grandi emozioni”.