Diamo il benvenuto al Comune di Ronchi dei Legionari

21/12/2023

L’associazione Nazionale Città del Vino dà il benvenuto al Comune di Ronchi dei Legionari, che va ad unirsi alle 39 Città del Vino del Friuli Venezia Giulia.

La località Ronchi dei Legionari, adagiata alle pendici del Carso, era abitata sin dall’epoca preromana.

“Un traguardo fondamentale quello del Registro – commenta il coordinatore delle Città del Vino del Friuli Venezia Giulia Tiziano Venturini – che dà al nostro movimento una riconoscibilità tutelata per legge e che può essere preziosa nei rapporti con le aziende vitivinicole, con i wine lover e le altre istituzioni che dialogano con le nostre Città del Vino. Anche in quest’anno 2023 che va a chiudersi abbiamo allargato il numero di aderenti con il numero record di 8 nuove adesioni, coprendo ancora di più le aree di produzione vinicola sul territorio regionale. Da qui ripartiamo per un 2024 che ci vedrà vivere numerosi appuntamenti nonché, altra novità di questi giorni, l’appuntamento del Concorso enologico internazionale Città del Vino che è stata assegnata a Gorizia in vista della capitale europea della cultura Go!2025”.
“Il valore delle associazioni delle città di identità è fondamentale e rappresenta una garanzia per i territori italiani caratterizzati da produzioni enologiche e agroalimentari di qualità. Un ringraziamento all’on. Bicchielli e a tutti i firmatari della legge – sottolinea Angelo Radica, presidente nazionale delle Città del Vino – che permetterà di dare un impulso positivo ed ancora più forza a tutti quei comuni italiani, territori ed aziende, che puntano come elemento identitario, sociale ed economico, su una produzione agricola caratterizzante, su tutte il vino e l’olio. L’istituzione di un Registro nazionale delle associazioni di Città di identità, va nella direzione auspicata e per la quale abbiamo lavorato. Un risultato raggiunto grazie al lavoro importante e propositivo delle Città dell’Olio, nel quale Città del Vino ha subito creduto, con dedizione fin dalla stesura delle prime bozze portate avanti dall’on. Bicchielli. Ora – conclude Radica – serve realizzare il decreto attuativo che indichi con esattezza i parametri ed i requisiti necessari affinché una associazione di identità possa iscriversi nel registro”.